(MeridianaNotizie) Roma, 29 maggio 2014 – A Cinquina, quartiere del III Municipio, parte oggi il primo progetto di mensa scolastica di una città metropolitana con menù prodotto a meno di un chilometro dall’istituto e servito entro la giornata. A presentare il progetto pilota, che si svolgerà presso la scuola elementare Cinquina (Istituto comprensivo Uruguay) gli assessori capitolini alla Scuola, Alessandra Cattoi ed alle Infrastrutture e sviluppo delle periferie, Paolo Masini, insieme al presidente del III Municipio, Paolo Emilio Marchionne.
La sperimentazione, che rappresenta un’occasione per favorire lo sviluppo di green economies locali, l’abbattimento dell’impatto ambientale e creare comunità, coinvolge tutti i 300 bambini della scuola materna ed elementare e proseguirà per tutto l’anno scolastico 2014/2015, grazie alla partnership fra Cooperativa Sociale Parsec Soc. Coop e Cascina Global Service Srl. Le derrate saranno interamente fornite da una rete di produttori locali, appartenenti all’area geografica della Riserva Naturale della Marcigliana, coordinati dall’azienda responsabile dell’approvvigionamento, che ha sede a poche centinaia di metri dall’Istituto Comprensivo. La selezione dagli alimenti segue criteri di appetibilità e gradibilità degli utenti, stagionalità e disponibilità sul mercato dei prodotti, e prevede tecniche di cottura specifiche.
All’interno del progetto sono previsti inoltre percorsi educativi per consentire agli alunni di seguire le coltivazioni e la produzione: una volta al mese le classi dell’Istituto visiteranno le fattorie limitrofe e saranno sollecitate al contatto diretto e allo studio di animali e piante. Nei terreni agricoli delle cooperative, poi, verrà ricavato uno spazio ‘Orto-scuola’ dedicato ai bambini, grazie al quale sarà possibile imparare elementi di orticoltura e seguire direttamente le produzioni della mensa, con l’obiettivo, nel giro di qualche mese, di rendere gli stessi alunni in grado di produrre parte del menù che consumeranno. Infine, il progetto prevede l’inserimento nei terreni agricoli di un sistema di smaltimento dei rifiuti improntato al riciclo e operato tramite macchinari di compostaggio. Il futuro del progetto sarà quello di contagiare altre scuole delle periferie di Roma, che potranno adottare il marchio “mensa a metri zero” attivando, sotto il coordinamento dell’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, progetti che coinvolgano produzioni locali situate a pochi km dai plessi scolastici. Per Masini si tratta di una “vera rivoluzione, i bambini mangeranno prodotti 100% biologici e li vedranno crescere, per la prima volta, a meno di un chilometro dalla scuola. Noi come assessorato alle Periferie non abbiamo fatto altro che mettere in rete i produttori di zona con ‘la Cascina’, l’azienda che fornisce i pasti all’Istituto Uruguay e la scuola stessa. C’è anche un grande valore ambientale – ha aggiunto – meno plastica, meno trasporti e un approccio sano con le comunità locali. Questo sarà, infine, un luogo di aggregazione e incontro anche per i genitori. Insomma, creiamo comunità: questo e’ un esempio dell’idea di città dell’amministrazione Marino. Già altre città ci stanno chiamando per capire come riprodurlo”.
I bambini inizialmente sperimenteranno la mensa a km zero “una volta alla settimana – ha spiegato invece Cattoi – perché questo e’ un progetto pilota ed è il massimo che si può proporre per l’alimentazione dei nostri bambini”. “Il concetto di territorialità – ha precisato Cattoi – e’ ben presente e forte in tutte le mense scolastiche della Capitale, perché i prodotti ortofrutticoli che entrano nelle mense vengono acquistati da aziende produttive che si trovano nel raggio 300 km. Lo stesso vale per le farine e la carne”. L’obiettivo successivo dell’amministrazione sarà quello di “coinvolgere i bambini negli orti scolastici, che devono essere sviluppati così come è stato fatto con gli orti urbani”, ha concluso Cattoi.
La Redazione
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