Nonostante il divieto di avvicinamento la donna ha continuato a minacciare l’ex non risparmiando colleghi e familiari
(Meridiana Notizie) Roma, 29 maggio 2014- Lo ha perseguitato per mesi. Chiamate di giorno e di notte – al telefono cellulare e al posto di lavoro – continue minacce e ingiurie estese anche ai suoi colleghi e a familiari. Si è conclusa ieri – con un l’accompagnamento presso il carcere di Rebibbia di una 40enne originaria di Campobasso – una vicenda legata all’interruzione di una breve relazione sentimentale. Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono stati gli agenti del Commissariato Tuscolano. La donna, già destinataria della misura di Divieto di Avvicinamento, non si è arresa e ha proseguito nella sua attività di “stalker” ai danni di un 38enne, con il quale aveva avuto una breve relazione nel 2011. A seguito dell’interruzione del rapporto, lei non si era rassegnata; iniziavano così condotte persecutorie e moleste che si sono andate via-via ad intensificarsi, fino ad arrivare all’apice degli ultimi mesi.
Oltre 10.000 le telefonate effettuate dalla donna verso le utenze dell’uomo, ormai diventato “bersaglio” anche di “post” diffamatori sulle pagine di noto social net-work; situazione tale, da far emettere all’Autorità Giudiziaria – lo scorso 10 maggio – il Divieto di Avvicinamento. Misura non servita a molto; la 40enne ha infatti continuato nei suoi intenti persecutori: 1.000 telefonate negli ultimi 12 giorni. Gli investigatori del Commissariato, coordinati dal dr. Domenico Sannino, sono così intervenuti richiedendo e ottenendo la custodia cautelare in carcere per la donna. Individuata presso la sua abitazione, D.M.E., queste le iniziali della donna, è stata arrestata; dovrà rispondere del reato di stalking.
La Redazione
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