(MeridianaNotizie) Roma, 10 giugno 2014 – Negli ultimi dodici anni i morti sulla strade sono praticamente dimezzati: dai 7.096 del 2001 ai 3.653 del 2012. Ma il rischio è che questo trend virtuoso si interrompa e, anzi, cambi di segno. Paradossalmente, potrebbe essere proprio l’aumento della longevità degli italiani a determinare questo mutamento di scenario. A spiegarne le ragioni è lo studio realizzato da Fondazione Unipolis, presentato oggi a Roma nell’ambito di Citytech, insieme al nuovo sito www.sicurstrada.it.
Il punto di partenza è l’aumento della popolazione con più di 65 anni da qui al 2040: quasi 20 milioni di persone, rispetto ai 12 milioni e mezzo del 2012, un incremento di ben il 57%; peraltro gli ultraottantenni passeranno da 3,7 a 6,5 milioni (più 74%). Proprio questo dato così positivo determinerà una crescita del numero dei morti sulle strade. Già oggi, infatti, (dati 2012), sulle strade italiane muoiono 83 persone per milione tra gli over 65 (che salgono a 106 per gli ultraottantenni), contro i 55 per milione tra gli under 64 e una media di 61 vittime per milione sull’intera popolazione. Proiettando questi dati al 2040 si avrà un incremento del numero dei morti per sinistri stradali di quasi il 12%, cioè, in totale, 4.086, con un incremento di 433 unità sul 2012.
Questo, naturalmente, se non verranno realizzate politiche adeguate di prevenzione e tutela, soprattutto nei centri urbani e nelle grandi città, dove si concentra la maggior parte – i tre quarti del totale – degli incidenti e il più elevato incremento di vittime, soprattutto pedoni (e ciclisti), anziani in particolare.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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