(MeridianaNotizie) Roma, 9 giugno 2014 – La costruzione di una banca dei composti chimici per scopi diagnostici e terapeutici e il potenziamento di un Centro di ricerca sulle Malattie rare: sono gli obiettivi del protocollo siglato oggi in Regione dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti e dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Luigi Nicolais, alla presenza del vicepresidente della Regione, Massimiliano Smeriglio. L’accordo intende strutturare una collaborazione permanente tra Regione e Cnr, con l’obiettivo di individuare, attraverso l’istituzione di un’apposita Cabina di regia bilaterale, programmi e progetti finalizzati allo sviluppo di piattaforme tecnologiche di rilevanza nazionale e internazionale per arrivare ad implementare una banca delle molecole che, è stato sottolineato, “avrà enormi conseguenze nello sviluppo della ricerca di nuovi farmaci per le malattie rare, trascurate e della povertà”. Per questi progetti specifici la Regione ha deciso di investire 10 milioni di euro.
Il Lazio, ha sottolineato il vicepresidente della Regione, Smeriglio, “è al secondo posto in Italia, dopo la Lombardia, per numero di industrie e di addetti nei settori farmaceutico e delle biotech e al primo posto per la loro incidenza sul totale dell’industria, con 18 mila addetti, tantissime multinazionali e Pmi”. Per dare seguito a questa naturale vocazione della regione, l’amministrazione è impegnata a “voltare pagina, da un anno a questa parte, dando vita a nuove politiche che vanno ad incentivare gli investimenti. Al centro del nuovo modello di sviluppo che vogliamo costruire – ha detto Smeriglio – c’è la conoscenza e dentro la conoscenza c’è il mondo della ricerca. Su questo la Regione sta investendo cifre importanti: entro quest’anno circa 60 milioni di euro (divisi in due bandi, il primo di 20 milioni ed un secondo, di circa 40 milioni, che uscirà a novembre) ed entro il 2016, 331,7 milioni di euro, previsti dalla Programmazione strategica regionale 2014-2016 e i fondi strutturali destinati alla ricerca per il 2014-2020, dei quali una quota cospicua sarà destinata al settore delle bioscienze”.
Per il presidente Cnr Nicolais si tratta di “un accordo molto importante, perché costruiamo una Banca dei composti chimici per mettere a punto nuovi farmaci ed attaccare una serie di malattie, tra cui quelle rare, che non godono di una forte attenzione nel mondo dell’ industria. La ricerca sta assumendo un valore importante per la competitività dei territori perché, per competere in un mercato globale, dobbiamo riempie di conoscenza i nostri prodotti. E’ la prima volta – ha sottolineato in conclusione – che, in maniera strutturale, il Cnr collabora con questa regione, dove c’è la presenza di ricercatori più alta d’Italia: in totale il Cnr ne conta 10 mila, nel Lazio superiamo mille persone”.
La Redazione
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