Alemanno: “Il Teatro dell’Opera non merita di essere gestito come se fosse una unità di lavoro da dismettere”
Roma, 7 agosto 2014 ( Meridiana Notizie ) – In questi giorni d’incertezza per il Teatro dell’Opera si alzano le voci dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e il Presidente della Commissione Trasparenza, Garanzia e Controllo Giovanni Quarzo, che si sono scagliati contro l’operato di Carlo Fuortes, sovraintendete al Teatro dell’Opera. Indetta una conferenza stampa i due politici hanno denunciato la decisione da parte di Fuortes di non consegnare alla Commissione Vigilanza e Trasparenza la relazione sul piano industriale e soprattutto gli atti di un’inchiesta interna avviata dalla precedente gestione sull’aumento di alcuni capitoli di spesa nel bilancio consuntivo 2012, né il parere dell’Avvocatura più volte richiesti.
“Un atteggiamento, quello del nuovo Sovrintendente che, oltre a dimostrare una mancanza di considerazione nei confronti degli organismo dell’Assemblea Capitolina, evidenzia una volontà unilaterale e dirigistica finalizzata a destrutturare la capacità produttiva del Teatro con la sua forza lavoro e precarizzare ed esternalizzare a discapito della qualità artistica raggiunta sotto la guida del Maestro Muti – lo dichiara l’ex sindaco Gianni Alemanno – Nella fase di passaggio di consegne abbiamo infatti assistito ad un balletto di cifre sul bilancio. Fuortes ci spieghi, ad esempio, come da un previsionale di luglio 2013 che prevedeva uno sbilancio di 500mila euro si sia arrivati ai 12,9 milioni di buco nel consuntivo di fine anno. Ci sorge il dubbio, considerando anche i precedenti di Fuortes come commissario nella gestione del Teatro Petruzzelli di Bari, che si sia scelto di acuire alcune criticità in modo da consentire al Teatro dell’Opera di avere tutti i requisiti per aderire alla ‘legge ghigliottina’ Bray, che consente di operare sui tagli al personale. Chiediamo al sindaco Marino, in qualità di Presidente della fondazione, di farsi garante di questa situazione e al sovrintendente Fuortes di fornire tutte le carte regolarmente richieste dalla commissione presieduta dall’onorevole Quarzo. Il Teatro dell’Opera non merita di essere gestito come se fosse una unità di lavoro da dismettere”
Il servizio di Diana Romersi
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