(MeridianaNotizie) Roma, 5 agosto 2014 – Smascherati, dalla Guardia di Finanza di Bologna, oltre 2.200 assegnatari di alloggi di edilizia pubblica residenziale che dichiaravano redditi più bassi per beneficiare di minori canoni di locazione. Nell’operazione i finanzieri hanno individuato risparmi complessivi indebiti per oltre 1,5 milioni di euro. I conduttori delle abitazioni sono stati segnalati alla Corte dei Conti. L’indagine ha preso le mosse dai potenziali profili di rischio elaborati dall’Acer-Azienda Casa Emilia Romagna.
Il sistema di calcolo del canone, infatti, è commisurato al valore dell’alloggio e al reddito del nucleo familiare determinato secondo due indicatori statistici, l’ISE (Indicatore della Situazione Economica) e l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) che permettono di valutare in maniera sintetica le condizioni economiche delle famiglie quando si richiedono prestazioni sociali agevolate o l’accesso agevolato ai servizi di pubblica utilità.
Ai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria non è quindi sfuggito che le cd. “dichiarazioni sostitutive uniche” prodotte dagli affittuari riportavano informazioni sul reddito proprio e/o del rispettivo nucleo familiare non veritiere, facendo risultare un valore sensibilmente più basso di quello percepito. Al termine delle attività condotte dalle Fiamme Gialle bolognesi, l’ACER potrà avviare le procedure previste per il recupero delle somme e l’irrogazione delle sanzioni amministrative nei confronti degli assegnatari che hanno ottenuto l’indebito risparmio di spesa.
Servizio di Cristina Pantaleoni
Altre videonews di Cronaca
Torrevecchia, si apre una voragine profonda 7 metri
Boom di visitatori per i musei italiani, 200mila persone per domenica gratis
Sequestrato internet point a San Lorenzo, era base dello spaccio del quartiere