Dopo 20 giorni di ricerche ancora nessuna notizia di Ginevra Randazzo, la ragazza scomparsa lo scorso 28 luglio nel quartiere La Storta
(MeridianaNotizie) Roma, 19 agosto 2014 – “Occhi castani e capelli neri, alta 1 metro e 75, ha un tatuaggio raffigurante una fragola sull’avambraccio sinistro, e un piercing al naso”. Questa la descrizione di Ginevra Randazzo, la 17enne scomparsa oltre 20 giorni fa. La minorenne si sarebbe allontanata volontariamente dalla sua abitazione di via Tallone, nel quartiere La Storta-Olgiata, intorno alle 18.40 del 28 luglio scorso. Sulla scomparsa sono al lavoro i carabinieri della Compagnia Cassia, cui i genitori si sono subito rivolti. Al momento della scomparsa indossava una maglietta verde, jeans grigi, scarpe grigie e aveva uno zaino nero. Sulla vicenda il profilo della minorenne è costantemente aggiornato con appelli di familiari.
“Chiunque abbia notizie è pregato di contattare il comitato di quartiere o di segnalare il fatto alle forze dell’ordine o chiamare il numero 3341007730. Ginny fatti trovare, facci sapere che stai bene, non devi per forza tornare a casa hai amici e parenti che ti possono ospitare e che ti vogliono bene”, scrivono Madd, Loli, Marti, Carlos. “Cara Ginevra, sono zio Renato – si legge in un altro post – Spero tanto che avrai modo di leggere questo messaggio. Tre anni fa, quando smettesti di frequentare la comunità, mi rammaricai tantissimo perché intuivo che stavi attraversando un periodo difficile e che mai come in quel momento avevi bisogno di rimanere in contatto con la Parola di Dio e con chi a quella Parola ti richiamava continuamente. Allora, via email, ti scrissi un messaggio chiedendoti di non dimenticare mai che finché io e Cheri saremo su questa terra, potrai sempre contare sul nostro amore incondizionato. Quella promessa rimane valida. So che alcune circostanze difficili, alcune scelte sbagliate e certe persone senza scrupoli, ti hanno portato molto lontano dal vero Bene della tua vita. Ma grazie a Dio sei ancora viva! E grazie a Dio la tua vita può essere liberata da tutto ciò che l’ha resa buia, sbagliata ed infelice. Ti prego: ricorda la storia del figlio prodigo! Ricorda che dal ‘paese lontano’ si può tornare! Ricorda che nella ‘casa del padre’ si può trovare salvezza. Se al momento, per determinati motivi, non ti senti di tornare da mamma, prendi in considerazione la possibilità di venire a stare da noi per qualche tempo… fino a quando le cose non si saranno normalizzate e rasserenate. I problemi li affronteremo e supereremo insieme. Ti aspettiamo a braccia aperte”. Poi tanti, gli accorati appelli della mamma: “Ginny grande amore di mamma – si legge – sono passati troppi giorni. È finito il tempo della sfida, della bravata del voler dimostrare a me a tanti che sei forte e determinata. ogni giorno che passa mi fa pensare che non sia più tu a scegliere, a volerei stare lontana da casa. Chi ti sta trattenendo? Chi o cosa è entrato nella tua mente e nel tuo cuore da farti dimenticare tutti coloro che ti amano veramente da sempre e poco tempo e temono per la tua vita? Possibile che non ricordi più quanto sei sempre stata amata da tutti. L’amore fa superare ogni ostacolo, fa mettere una pietra sopra ad ogni sbaglio, ad ogni incomprensione e ti da la forza di ricominciare e di ricostruire. la tua vita è preziosa, unica e speciale come sei tu amore di mamma. A tutto c’è rimedio e tutto si sistemerà. ti prego torna a casa”.
La Redazione
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