(MeridianaNotizie) Roma, 29 ottobre 2014 – Facevano cassa comune per acquistare cocaina dai signori della droga sud americani e l’hashish in Olanda e Spagna, la facevano arrivare a Napoli per poi inondare le piazze dello spaccio in città e in provincia. Tre clan, Nuvoletta, Gionta e Contini, nell’ottica di spending review si erano consorziati per abbattere i costi di trasporto e d’impresa del narcotraffico. La concorrenza avveniva solo nello spaccio diretto nella città partenopea.
I militari della DDA di Napoli hanno dato esecuzione, tra Napoli, Milano e Aprilia, in provincia di Latina, ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 39 persone (33 in carcere e 6 ai domiciliari), poiché ritenuti responsabili di traffico illecito di stupefacenti, aggravata dall’ingente quantitativo e dal carattere transazionale del sodalizio. Ad essere sequestrati 468 kg di hashish, 63 di cocaina e 54 di marijuana.
Gli investigatori hanno anche individuato un espediente utilizzato per trasportare lo stupefacente senza destare sospetti in caso di controllo. I narcotrafficanti avevano infatti studiato un sistema di vasi comunicanti che azionati elettronicamente nascondevano, in modo alternato, la cocaina e il gasolio. I carabinieri stanno anche procedendo al sequestro di beni per un valore stimato di 30 milioni di euro. Le indagini hanno consentito di individuare anche due insospettabili napoletani che fungevano da broker, veri e propri intermediari tra le famiglie criminali napoletane e i narcos sudamericani.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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