(MeridianaNotizie) Roma, 2 ottobre 2014 – Pace, legalita’, lotta alle mafie e alla corruzione. Questi i principi su cui si basa il Premio Pio La Torre-Sezione Buone pratiche amministrative, promosso da Avviso Pubblico e Libera. Un Premio, alla sua prima edizione, finalizzato a valorizzare e diffondere casi esemplari di esperienze concrete e significative avviate in questi anni dalle amministrazioni locali. A consegnare il premio Pio La Torre al comune di Bologna e di San Giuliano Milanese vincitor della sezione dedicata agli Enti locali e finalizzata a valorizzare quelle esperienze politico-amministrative che concretamente hanno avuto la capacità di contribuire a promuovere la diffusione della cultura della legalità democratica e della cittadinanza responsabile, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà, il direttore di Libera, Enrico Fontana, Franco La Torre, figlio di Pio, Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale anticorruzione, Marianna Madia, Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Paolo Masini, Assessore di Roma Capitale e vicepresidente di Avviso Pubblico.
“Sono emozionato – ha esordito Franco La Torre – Il compito e’ delle nuove generazioni: dovete avere successo dove noi abbiamo fallito contro la lotta al sistema potere. Le mafie non si scoffiggono con azione repressiva. Non possiamo esercitare i nostri diritti alla salute, al lavoro, al voto, perche’ a decidere e’ il boss, e’ la mafia nei territori in cui i sistemi di potere dominano. E chi non e’ d’accordo deve morire. Non dobbiamo mollare e questo premio ci serve a guardare avanti”.
“Teniamo molto a questo premio – ha spiegato Marino -. Masini sta facendo della legalità e della trasparenza uno dei punti qualificanti della sua e della nostra attività. Oggi premiamo un’altra amministrazione virtuosa che sta facendo bene. Noi crediamo, infatti, che i comportamenti della pubblica amministrazione siano fondamentali oggi piu che mai. Pio La Torre era convinto che per stroncare la mafia si dovesse aggredire il patrimonio economico delle mafie e resituirlo alla comunità. E, in questo modo, si poteva ricostruire quel patto etico che è alla base della nostra convivenza civile. Il suo pensiero è un faro per la nostra amministrazione”. “Era importante fare un premio dedicato alle buone pratiche delle amministrazioni e degli amministratori – ha detto Masini – che lavorano in maniera costante e rischiano la vita perché non piegano la schiena alle mafie”. “La nostra sfida tutti insieme e’ quella di uscire dalla logica delle buone pratiche – ha concluso il Ministro Madia – e far diventare tutto questo ordinaria amministrazione. I modelli che premiamo oggi devono diventare una contaminazione positiva per tutta l’amministrazione e spero che alla fine dei mille giorni noi potremo rifare un incontro come questo e dirci che, di fatto, non sono piu’ fiori nel deserto ma sono il modo normale di affrontare la sfida amministrativa. Credo che Roma sia motore di questo impegno condiviso con il Governo”.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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