(MeridianaNotizie) Roma, 25 novembre 2014 – Febbre e brividi, malessere generale con iperemia congiuntivale, fegato e milza nella norma, e nessun rumore patologico nel torace, né disidratazione cutanea. Sono le attuali condizioni del medico italiano di Emergency colpito dal virus Ebola, arrivato stamattina dalla Sierra Leone su un volo dell’Aeronautica italiana, e ricoverato all‘Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, riferite dal bollettino medico diramato in conferenza stampa. Il farmaco sperimentale antivirale usato per il trattamento del medico italiano di Emergency colpito dal virus Ebola, è lo stesso utilizzato in Usa e in Spagna per gli analoghi casi. A renderlo noto Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, in cui il paziente è ricoverato da stamattina, dopo l’arrivo dalla Sierra Leone su un volo dell’Aeronautica militare italiana. 
“Un team di 15 medici e 15 infermieri volontari, è dedicato all’assistenza del paziente, ruoteranno su turni e saranno impiegati in base alle sue condizioni”. Così Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani, durante la conferenza stampa sul caso del medico italiano di Emergency, colpito dal virus Ebola e ricoverato da stamattina nella struttura. “È una persona di grande equilibrio e ieri ha telefonato alla figlia, come hanno detto i giornali – ha aggiunto Ippolito -. Non daremo il nome del farmaco con cui lo stiamo trattando, fino a quando non sarà stabilito il protocollo terapeutico”.
Ebola, Giulia Strada (Emergency) – “Non è stato possibile ricostruire come è avvenuto il contagio in Sierra Leone del nostro medico”. Ad affermarlo il presidente di Emergency, Cecilia Strada, durante la conferenza stampa all’Istituto Lazzaro Spallanzani, in cui è stato diramato il bollettino medico sulle condizioni del medico italiano, in forza all’associazione, colpito dal virus Ebola. “Abbiamo deciso, per una questione di privacy – prosegue – di non fornire informazioni sul medico. Possiamo dire che ha 50 anni, è un infettivologo, e ha già lavorato con Emergency. Era la sua prima missione in Sierra Leone, dov’era giunto il 28 settembre”.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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