(MeridianaNotizie) Roma, 8 gennaio 2015 – 28 ordinanze di misura cautelare di cui 22 in carcere sono state eseguite dai Finanzieri del Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza di Roma nei confronti di 10 funzionari pubblici, 13 imprenditori e 5 liberi professionisti oltre a 40 perquisizioni locali presso abitazioni, studi privati ed uffici pubblici.
L’indagine avviata alcuni mesi fa, ha tratto origine da episodi corruttivi che vedevano coinvolti alcuni funzionari in servizio presso l’Ispettorato edilizio del XIV municipio di Roma Capitale. Questi ultimi, prepoposti al controllo delle pratiche edilizie, in cambio di remunerazioni illecite, omettevano la rilevazione di abusi riscontrati poi nel corso delle ispezioni ai cantieri edili. Le indagini sono poi state estese ad alrti funzionari pubblici che prestavano servizio presso l’ufficio tecnico dei XIII Municipio e allo SPRESAL (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’ASL roma E.
Le indagini , condotte, dai Militari del Nucleo Speciale Tutela Mercati hanno evidenziato un vasto sistema di malaffare, basato su sistematici accordi illeciti tra imprenditori e funzionari pubblici, i quali, in cambio di denaro o altre utilità, hanno omesso atti dell’ufficio e/o compiuto atti contrari ai propri doveri, ovvero erano loro stessi a suggerire quali modifiche apportare ai lavori per far ottenere al costruttore il massimo (illecito) vantaggio economico. In molteplici conversazioni, i soggetti intercettati fanno esplicito riferimento al pagamento di somme di denaro a favore dei funzionari preposti ai controlli dei cantieri; in altre conversazioni, si rileva, invece, una sorta di “tangente preventiva” che viene pagata per ottenere “coperture” ogni qualvolta viene aperto (o si aveva intenzione di aprire) un cantiere edile.
Oltre alla mancata contestazione degli abusi edilizi, i funzionari in servizio al XIV Municipio di Roma Capitale risultano aver compiuto gravi irregolarità nella gestione delle pratiche relative al rilascio delle autorizzazioni per gli imbocchi alla rete fognaria (fondamentali per la vendita delle nuove unità immobiliari), favorendo gli imprenditori “amici”. Per quanto riguarda, invece, ai funzionari dello SPRESAL dell’ASL si è scoperto che non venivano contestate le irregolarità riscontrate nei cantieri relative alle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro.
Servizio di Cristina Pantaleoni