(Meridiana Notizie) Roma, 13 giugno 2015 – Una mappa di viaggi avventurosi, di traiettorie percorse a piedi, sopra o sotto un camion oppure in fondo al mare, questo il retrogusto salato di “Sabbia”, lo spettacolo portato in scena al teatro Argentina da un gruppo di rifugiati alloggiati nel Cara di Castelnuovo di Porto.
SABBIA rappresenta la ricerca paziente e ostinata di una terza parola che possa comprendere il gesto di chi rischia la vita su un barcone sbilenco e quello di chi tende la mano sulla porta di casa. Un contatto che inizia proprio all’interno dei centri di accoglienza per richiedenti asilo. Centri che proprio in questi giorni sono entrati nell’occhio del ciclone mediatico attraverso lo scoperchiamento della corruzione connessa al malaffare di Mafia Capitale. “Ma non tutti i Cara sono così” ci tiene a precisare Fabiana Lo Bianco, Direttrice del Cara di Castelnuovo di Porto.
Il servizio di Diana Romersi