(Meridiana Notizie) Roma, 17 luglio 2015 – Frodato il bilancio dell’Unione europea. Tre società si sono appropriati indebitamente di 1,5 milioni di euro stanziati per nove progetti comunitari. Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare e sequestri nei confronti di altrettante persone fisiche (imprenditori e commercialisti) e di tre società. L’indagine del Nucleo Polizia Tributaria di Roma ha preso avvio da una segnalazione inviata alla locale Procura della Repubblica dalla D.G. Connect della Commissione Europea, a seguito di una indagine interna dell’OLAF, l’Ufficio europeo per la Lotta Antifrode.
Con documentazione fiscale falsa e l’impiego di “prestanomi”, le società operavano in progetti dei settori dell’inclusione sociale e della sanità. I prestanome, che risultavano fittiziamente “consulenti” ed “esperti” nelle attività finanziate con le risorse comunitarie, sono ora agli arresti domiciliari. L’operazione si inserisce nel più ampio contesto delle attività repressive svolte dalla Guardia di Finanza e dall’Autorità Giudiziaria capitolina a tutela delle uscite del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato italiano.
Il servizio di Diana Romersi