(MeridianaNotizie) Roma, 13 gennaio 2016 – Secondo fonti informative e diplomatiche sia europee che russe, l’Italia potrebbe essere coinvolta nella costruzione del gasdotto “Nord Stream 2” e sarebbe stato lo stesso presidente russo Putin a contattare il premier italiano Matteo Renzi per proporre al paese e alle sue aziende del settore un ruolo da protagonista in questo importante progetto energetico che trasporterebbe il gas dalla Russia in Europa attraverso il mar Baltico.
Durante un recente colloquio telefonico i due leader avrebbero discusso alcuni aspetti della cooperazione tra Russia e Italia, in particolare nel campo dei rapporti economico-commerciali. A detta del Cremlino sia Renzi che Putin avevano convenuto sull’importanza di continuare a lavorare insieme in vista della realizzazione dei progetti energetici (http://www.kremlin.ru/events/president/news/51151).
Secondo inoltre l’analista economico russo Dmitrij Aleksandrov, citato da Ria Novosti, l’Italia sarebbe un ottimo alleato nella realizzazione del nuovo gasdotto, da cui trarrebbe insieme alla Russia notevoli benefici di natura economica. Aleksandrov ha messo in evidenza come l’Italia fosse stata prima costretta controvoglia a rinunciare alla realizzazione del vecchio “South Stream” e in seguito non si è mai pronunciata contro il “Nord Stream 2”, il cui progetto ora sarebbe in grado di difendere di fronte alla Commissione Europea (http://ria.ru/radio_brief/20160112/1358583827.html).
Se le sanzioni occidentali deteriorano i rapporti tra Europa e Russia, il business dell’energia potrebbe di nuovo far virare l’Italia in direzione opposta rendendola un’importante protagonista in UE per quanto riguarda le questioni energetiche. Secondo fonti diplomatiche UE citate anche da quotidiani italiani quali “La Stampa”, sarebbe infatti l’azienda italiana Saipem, controllata da Eni, la candidata principale per diventare socia del colosso petrolifero russo Rosneft ed entrare nel capitale di “Nord Stream”.
Patrizio Marrone