(MeridianaNotizie) Roma, 04 Maggio 2016 – Ricorrevano a persone in difficoltà economiche per disporre delle controparti utili alle richieste di finanziamento indirizzate a società finanziarie, cui veniva promesso, in contropartita, il 10% della somma erogata in prestito. I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno sgominato una banda specializzata nelle truffe ai danni di operatori finanziari: in arresto sono finite 56 persone con l’accusa di associazione a delinquere, truffa ai danni di società finanziarie e uso di atti falsi.
Le indagini sono partiti a seguito di una denuncia presentata dall’amministratore di una società raggirata di Roma, con cui erano stati sottoscritti quattro contratti di cessione del ”quinto” dello stipendio da altrettanti lavoratori di due società, i cui rapporti con queste erano in realtà inesistenti.
L’artificio consisteva nel predisporre false buste paga e Certificati unico dipendente (i cosiddetti Cud, dal 2015 Certificazione unica), con cui le società venivano indotte in errore facendo affidamento sul rapporto di lavoro e sull’entità dello stipendio. Gli organizzatori delle truffe avevano domiciliato presso i propri uffici le sedi delle imprese fasulle a nome delle quali veniva rilasciata la falsa documentazione e, per rendere più credibile l’esistenza dei rapporti con i fantomatici datori di lavoro, veniva simulato addirittura l’interessamento, con un trasferimento di chiamata, dell’ufficio deputato alla gestione del personale. 42 sono i casi di raggiro accertati, per cifre che oscillavano tra i 10mila e i 30mila euro l’una, per un totale di oltre un milione di euro.
Servizio di Teresa Ciliberto