Usura a Roma, arrestate 16 persone tra politici e commercianti: tassi usurai fino al 150%

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(MeridianaNotizie) Roma, 26 luglio 2016 – Dalle prime ore della mattina investigatori del Centro Operativo della DIA di Roma stanno eseguendo nella Capitale 16 provvedimenti di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari nei confronti di una associazione criminale dedita alla commissione nel territorio capitolino di delitti di usura e riciclaggio.

Old Cunning è il nome dell’attività investigativa, avviata dal 2012 che ha consentito di fare emergere l’esistenza nella Capitale di un gruppo organizzato in stretti rapporti con personaggi noti negli ambienti della malavita romana.

Tra i suoi vertici, anche la figura di Benedetto Stranieri, già tratto in arresto, nel gennaio 2015, per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta AEMILIA, ex legale del noto boss di ‘ndragheta Nicolino Grande Aracri.

Nel corso delle indagini, svolte con l’ausilio di attività tecniche di intercettazione telefoniche ed ambientali, sono state individuate molte vittime, tra cui politici ed amministratori locali, commercianti e privati cittadini in sofferenza economica, che venivano continuamente vessati mediante condotte intimidatorie ed estorsive per ottenere il pagamento delle rate concordate per la restituzione del debito. Il tasso usurario applicato variava tra il 70% e il 150% annuo.usura-roma1

L’indagine trae le mosse dalla figura di D’ANGELI Antonio, un pensionato con una notevole disponibilità economica impegnato in una serie di consistenti operazioni immobiliari.

L’ organizzazione criminale dedita principalmente all’usura vedeva il coinvolgimento, oltre che di personaggi d legati alla “banda della Magliana”, anche di due direttori di banca. con li compito di agevolare l’emissione di mutui senza alcuna garanzia, nei confronti delle vittime.

All’organizzazione contribuivano anche i gestori di alcuni Bar con il compito di riciclare i proventi dell’attività attraverso la riscossione di titoli di credito degli usurati che venivano immediatamente sostituiti con denaro liquido.

Al vertice dell’organizzazione Benedetto Giovanni Stranieri che nel suo studio di avvocato a Roma, incontrava, quasi giornalmente, il Antonio D’Angeli e l’altro principale socio Roberto Castroni, ai quali dava indicazioni e ordini circa le modalità dell’attività di usura, concordando anche gli interventi nei confronti dei debitori insolventi.

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