(MeridianaNotizie) Roma, 22 aprile 2017 – Legambiente, nella giornata mondiale della Terra, in tutta Italia, come a Roma e nel Lazio, si è impegnata nella raccolta delle firme per la petizione europea salvailsuolo.it per fermare il consumo di suolo. Inoltre ha puntato l’attenzione su uno dei suoli minacciati più pesantemente, quello di Tor di Valle, dove i volontari dell’associazione hanno steso lo striscione “Salva il Suolo” contro il consumo di 354.000 metri quadri che sparirebbero con il progetto stadio della Roma. Dovunque sono stati presenti volontari per i banchetti salvailsuolo: da Anagni con il circolo locale, a Capocotta con il circolo Litorale Romano, a Terracina con il circolo Pisco Montano, e ancora dal Pigneto con Legambiente Città Futura, al Pincio a Roma con tanti volontari insieme anche al circolo Parco della Cellulosa, sono state migliaia le firme raccolte; si potrà firmare anche domani, sempre al Pincio, nell’ambito del grande Villaggio della Terra. L’associazione del cigno verde, sempre a Roma nel quartiere Nomentano, ha pulito anche una porzione della Riserva dell’Aniene vicino il Ponte Nomentano, nell’ambito di “Aree Verdi e Parchi Puliti” iniziativa in collaborazione con RomaNatura, Regione Lazio e Ama Spa e con l’impegno per questa giornata, dei volontari dell’azienda IGT sed di Roma. Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio commenta,”Oggi migliaia di persone si sono avvicinate ai nostri banchetti su tutto il territorio per firmare contro il consumo di suolo e abbiamo voluto portare lo striscione SALVA IL SUOLO, in un luogo ormai simbolo del consumo di suolo nel Lazio, a Tor di Valle, dove si prevede di consumare oltre 350mila metri quadri di terreno, con un diluvio di cemento che qualcuno chiama Stadio della Roma”. Poi conclude,”Oltre alle firme raccolte e ad aver puntato l’attenzione sul suolo minacciato, siamo anche fieri di aver contribuito a ripulire per l’occasione un’area della Riserva dell’Aniene, perché non manchi mai un ruolo fondamentale della cittadinanza attiva nella riqualificazione dei territori”.
(a cura di Cecilia Guglielmetti)