(MeridianaNotizie), Roma, 12 febbraio 2018- “La sanità del Lazio ha due facce, quella giornalistica curata da Zingaretti con uno staff di “curatori d’immagine” che ci costa un immenso patrimonio annuo e quella vissuta giornalmente dai cittadini de Lazio.Basterà aprire la pagina internet digitando “ pronto soccorso della regione Lazio” alla quale risponderanno i titoli “ non più file nei pronto soccorso , accesso in tempo reale”, per comprendere l’amaro bluff.Si perché Zingaretti, con una ulteriore milionaria spesa , nel 2014,tagliò il nastro del sistema “open data- open sanità” con il quale viene tutt’ora evidenziato e pubblicizzato che recandosi nella maggior parte dei pronto soccorso del Lazio, l’attesa era ed è di zero minuti ed ancora oggi tale pagina istituzionale della Regione Lazio continua a dare questo risultato “bufala”, mentre qualsiasi indagine giornalistica ha certificato tempi biblici di attesa con persone appoggiate in terra o su barelle o sedie, coperte da insetti, i n condizioni disumane, per un paese mediamente civile.Ecco, le “bufale” della sanità hanno permeato completamente questo settore che incide sulla vita quotidiana e sulla sofferenza dei cittadini ed in molti casi è dovuta intervenire la Magistratura per riportare dignità , in situazioni drammatiche, come con i malati di Alzheimer ai quali non veniva rimborsato, da parte della Regione Lazio, la retta del ricovero, se non dimostravano un reddito “da fame” e che invece la Corte di Cassazione ha condannato definitivamente al rimborso.Ricordate la pubblicizzazione dei risparmi nel settore sanità che sarebbe avvenuta attraverso gli appalti accentrati CONSIP e poi scopriamo, sempre attraverso la Magistratura, che molti appalti Consip erano pilotati dai soliti noti.La cura per il risanamento della sanità svolta da Zingaretti è stata quella di chiudere strutture pubbliche, di ridurre drasticamente gli ospedali del Lazio, di chiudere reparti, di chiudere pronto soccorso e centri di ultra specializzazione ( come per esempio il CTO di Roma) e nel contempo , però , autorizzare nuove strutture private.Il nostro programma, vero, reale , è quello di aprire o riaprire, immediatamente, tutte le strutture sanitarie pubbliche periferiche, nella provincia di Roma, affinchè ogni popolazione abbia un centro sanitario pubblico del territorio anche emergenziale ,aperto nelle 24 ore, tutto ciò in convenzione con le scuole di specializzazione universitarie , dalle quali attingere a zero euro o con modica spesa gran parte del personale medico.Abbasseremo i ticket della sanità pubblica che dovranno essere mediamente più bassi del 20% della sanità privata.Fino ad oggi il taglio degli sprechi è stato solo una favola priva di qualsiasi fondamento reale, perché non esiste un solo organo pubblico che controlli la spesa della ASL del Lazio ed i Direttori Generali , che assumono con un loro contratto di diritto privato i direttori amministrativi e sanitarioie che quindi hanno su detti “controllori” il potere di vita e di morte, hanno poteri assoluti al di fuori delle norme costituzionali. Pertanto la nostra sanità del Lazio dovrà essere quotidianamente controllata, in ogni delibera e determinazione di spesa, da un Comitato di Controllo Regionale formato esclusivamente da Avvocati Cassazionisti Amministrativisti e Magistrati , con poteri di veto sugli sprechi della spesa pubblica.La sanità del Lazio deve essere restituita ai cittadini e deve restare al loro servizio”. Sono le parole di LAURA, candidata alle regionali del Lazio nella lista Lega di Salvini.