(MeridianaNotizie) Roma, 20 novembre 2018 – Oggi si ricorda in tutto il mondo la Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, il 20 novembre del 1989, la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Sono quattro i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza:
a) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini ad essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Su questo delicato argomento arrivano le dichiarazioni del dott. Massimiliano Gobbi, coordinatore nazionale Adiantum – Associazione di Aderenti Nazionali per la Tutela dei Minori e segretario regionale ANFI Lazio – Associazione Nazionale Familiaristi Italiani.
«Oggi più che mai è importante celebrare la giornata del 20 novembre – aggiunge il dott. Gobbi – ed impegnarsi affinché i diritti dei bambini e dei ragazzi non vengano solo enunciati, ma resi concreti attraverso azioni concrete che contrastino la crescente indifferenza nei confronti di una politica dell’infanzia»
«Aumentati anche i bambini vittime di violenza domestica – conclude Gobbi – 1723 le molestie in famiglia nel 2017. L’Onu ha stimato che ogni anno nel mondo tra i 133 e i 275 milioni di bambini assistono a episodi di violenza in casa. Un dato allarmante che deve farci riflettere».