(MeridianaNotizie) Roma, 6 marzo 2019 – “Le farmacie rurali hanno un peso significativo nel supportare e assistere i malati cronici. Per questo condivido le indicazioni emerse dalla recente edizione degli Stati generali della Farmacia Italiana e l’auspicio di avviare politiche del farmaco più incisive e fruttuose. Chiedo a Zingaretti di non dimenticarle”. Lo afferma la responsabile della Sanità per la Lega nel Lazio, LuisaRegimenti.
“Le richieste di servizi che arrivano dal territorio non possono essere disattese – aggiunge – ma si fa ancora troppo poco. C’è bisogno di una rete strutturata e funzionale capace di integrare il lavoro svolto dalle farmacie con le esigenze di chi deve far fronte, mal sostenuto dal Servizio sanitario nazionale, alla malattia cronica”.
E’ sempre più evidente la necessità di rendere meno frammentate le politiche del farmaco attuate a livello regionale, come sottolineato dal presidente di Federfarma, Marco Cossolo. Questo aspetto, rilevaRegimenti, “si ripercuote negativamente sull’offerta sanitaria ai cittadini, costretti a continui disservizi e a spostamenti complicati verso i grandi ospedali. Bisogna pertanto riorganizzare questa offerta sul territorio e qui rientrano appieno le farmacie rurali, che devono poter svolgere un ruolo più dinamico, ottimizzando risorse e spese. Allo stesso tempo è urgente gestire con profitto le risorse economiche a disposizione del Ssn, evitando inutili e dannosi aumenti della spesa pubblica”.
Nei giorni scorsi il presidente di Senior Italia FederAnziani, Roberto Messina, ha ricordato che in Italia esistono 7mila farmacie rurali, di cui 4.700 situate in Comuni con meno di 3mila abitanti e che quindi hanno diritto a un sussidio regionale, in molti casi poco più che simbolico. Sono 2mila, invece, le farmacie situate in Comuni con meno di 1.500 abitanti che servono 2 milioni di persone, in gran parte anziane. Dati che secondo Regimenti “fanno riflettere sull’importanza di tenere in vita questi presidi. Le farmacie rurali, infatti, diventano veri e propri punti di riferimento in aree delicate e, in generale, su un territorio dove, causa miopia politica, gli ospedali chiudono e la sanità arranca. Parlarne – conclude – è già qualcosa e noi lo faremo nel tavolo tecnico in programma domani, 5 marzo, in Consiglio regionale del Lazio, portando un nostro reale contributo e soluzioni concrete”.