Roma, viaggio del Ricordo: Sindaca Raggi e 100 studenti romani sui luoghi simbolo del dramma del confine orientale

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(MeridianaNotizie) Roma, 7 aprile 2019 – La Sindaca di Roma Virginia Raggi insieme a cento studenti della Capitale parteciperà anche quest’anno al “Viaggio del Ricordo” in Venezia Giulia, Istria e Fiume, luoghi della tragedia delle foibe e dell’esodo degli italiani dal confine orientale.

A partecipare all’iniziativa dal titolo “Il confine orientale italiano tra foibe ed esodo: una drammatica storia europea” saranno anche i testimoni Piero Sardos Albertini e Niella Penso, l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassare, i consiglieri capitolini Giuliano Pacetti e Maurizio Politi.

Il viaggio inizierà lunedì 8 aprile con la visita al Sacrario di Redipuglia. Si proseguirà per la Foiba di Basovizza, simbolo dei drammi che hanno segnato le vicende del confine orientale alla fine del secondo conflitto mondiale, per poi far visita al Centro Profughi di Padriciano, dove dal 1948 al 1976 si rifugiarono circa 350mila esuli italiani provenienti dai territori istriani e dalmati ceduti dall’Italia alla Jugoslavia. La successiva tappa sarà alla Risiera di San Sabba dove sarà deposto un fascio di fiori presso la stele in ricordo di Sergio De Simone, cugino delle sorelle Bucci.

Martedì 9 aprile, presso il Porto vecchio di Trieste, visita al Magazzino 18, poi a Capodistria l’incontro con la Comunità Italiana locale.

Nel corso dell’ultima giornata, mercoledì 10 aprile, la Sindaca Raggi incontrerà gli studenti delle Scuola Media Superiore Italiana di Fiume e poi a Palazzo Modello la Comunità Italiana di Fiume e l’Unione Italiana.

Durante i tre giorni del viaggio sono previsti anche incontri-dibattito con alcuni testimoni del dramma.

La Sindaca ha sottolineato come sia responsabilità delle istituzioni trasmettere ai giovani la memoria, per non dimenticare le tragedie del confine orientale. E che il senso più autentico per farlo è dare la possibilità di conoscere direttamente i luoghi di questi drammi attraverso un percorso formativo e di confronto. Secondo la prima cittadina, le sensazioni e le emozioni che i ragazzi potranno vivere saranno preziose per diventare testimoni dei testimoni affinché non si ripetano gli orrori e le atrocità del passato.

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