Elezioni Comunali, Meridiana Notizie intervista Claudio Ruggeri Vice Sindaco di San Vito Romano

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L’approfondimento politico di Meridiana notizie sulle prossime elezioni comunali del 26 maggio 2019 continua con l’intervista a Claudio Ruggeri attuale vice Sindaco di San Vito Romano (rm) e candidato con la lista civica “Obiettivo San Vito” per Maurizio Pasquali Sindaco.

Qual è il bilancio di questa esperienza amministrativa?

“Essendo la mia prima volta, posso dire che la sfida all’inizio è stata dura, soprattutto per me che vengo dal settore privato. Dopo due anni di gavetta come consigliere, passati a studiare, imparare ed a lavorare su bandi di finanziamento, il Sindaco Pasquali e la maggioranza tutta mi hanno proposto la carica di vice-sindaco ed Assessore al bilancio. La mia vita è cambiata ancora, ma lavorando con serietà i risultati sono arrivati. San Vito ha vissuto negli allori per troppo tempo, in tutte le campagne elettorali le varie liste rievocavano tempi passati in cui la nostra cittadina era un punto di riferimento turistico nella Provincia di Roma, oppure una grande fucina di artigiani e bravi mastri. Ma erano immagini passate, sbiadite da una realtà ben diversa fatta di un turismo quasi inesistente, tradizioni locali in via di estinzione, settore edilizio in crisi, giovani ed associazionismo abbandonati a loro stessi, attività commerciali e centro storico relegati ai margini dei piani di sviluppo delle passate amministrazioni, un bilancio comunale scarno e spese improduttive.

Quali obiettivi sono stati raggiunti?

“I nostri obiettivi erano semplici: recuperare il patrimonio pubblico e culturale, valorizzare gli spazi disponibili, restituire ai cittadini strutture funzionali ai loro bisogni, ricreare uno spirito di comunità attraverso le manifestazioni tradizionali e modernizzare la macchina amministrativa. Il primo obiettivo è stato quello di valorizzare l’attività della società civile, supportando le realtà associative ed i giovani mediante il sostegno economico alle manifestazioni culturali, l’offerta di spazi pubblici alle varie associazioni e il riaccreditamento per i progetti di servizio civile. Parallelamente si è lavorato alla ristrutturazione del bilancio, che a seguito del riaccertamento dei residui ha mostrato un disavanzo di oltre 280.000 euro. Tagliate le spese improduttive grazie, ad esempio, alla reinternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi, la rinegoziazione di mutui o la valorizzazione degli immobili pubblici, abbiamo iniziato a liberare risorse per gli investimenti sul territorio. L’illuminazione pubblica, gli interventi nel centro storico o nei parchi. Ma ovviamente le risorse proprie non sono sufficienti per le opere più grandi: gli oltre 600.000 euro investiti sulle scuole, i 400.000 euro per ristrutturare un parcheggio inaugurato soltanto pochi anni prima e gli altrettanti investiti sulla ristrutturazione della piscina comunale (chiusa da 30 anni) o il campetto da calcetto, sono tutti frutto del lavoro e dell’aggiudicazione di bandi pubblici. Tra la valorizzazione degli immobili c’era anche il Teatro Comunale, chiuso da tempo, che già nel primo anno di amministrazione è tornato ad avere una programmazione stabile con all’attivo 5 stagioni, pubblico in crescita ed attori affermati che ne hanno calcato le scene.  Non tutti gli interventi si sono tramutati in opere, c’era bisogno anche di stimoli in altri settori, così si è intervenuti con esenzioni tributarie per le nuove attività del centro storico, oppure progetti di lavoro ed inclusione per le categorie più deboli. Con fatica, ma l’obiettivo di non tralasciare nessuno posso dire che è stato centrato”.

Oggi l’ambiente e la raccolta dei rifiuti sono temi molto sensibili per i cittadini…

“Sì, lo sono stati anche per noi. Da un’analisi del territorio ci siamo resi conto che intere zone del paese non erano servite dalla pubblica fognatura (l’esempio più eclatante era l’Istituto Comprensivo) così grazie ad un estenuante lavoro di pressing con il gestore si è riusciti a bonificare buona parte del territorio con nuove reti fognarie o l’attivazione di vecchi progetti mai terminati. Il servizio di igiene urbana, inoltre, ha subito una rivoluzione dopo la scadenza del contratto che ci legava alla fallimentare società Regionale Lazio Ambiente, con il nuovo appalto che, con minori costi, ha ampliato i servizi offerti alla cittadinanza (attivato, ad esempio, il servizio di ritiro giornaliero di pannoloni e pannolini), mentre dopo un lungo iter, finalmente siamo riusciti a riprogettare l’Isola Ecologica, evitando il deturpamento di altre aree boschive come invece previsto dalla precedente amministrazione. Nostro malgrado, a causa di condizioni esterne, quali l’aumento costante dei costi di smaltimento, non siamo ancora riusciti a ridurre la tariffa, ma avendo già migliorato la percentuale di raccolta differenziata, ottenuto un finanziamento per la costruzione di una compostiera di comunità e la partenza della sperimentazione della tariffazione puntuale, siamo fiduciosi di riuscirci negli anni a venire”.

Cosa proponete per i prossimi cinque anni?

“Anche per il futuro le nostre proposte sono semplici e concrete, soprattutto realizzabili poiché hanno già solide fondamenta: in primis continuare con il recupero del centro storico, grazie ai diversi bandi di finanziamento già presentati e di cui arriveranno i frutti nel prossimo quinquennio. Aumentare i servizi per i cittadini, ad esempio la realizzando un asilo nido comunale, la creazione di spazi aggregativi al coperto per eventi culturali, sportivi e mercati artigianali. Anche la pianificazione territoriale ha necessità di essere rivista, aggiornando un piano regolatore vecchio ormai di oltre 30 anni e la nascita di piani particolareggiati per il centro storico. Come fatto già nel primo mandato, risorse imprescindibili saranno le opportunità di finanziamento pubblico sia per gli eventi culturali, sia, soprattutto, per quelli strutturali sul territorio.  Ma per il pieno sviluppo di un paese non si deve agire soltanto all’interno, quindi dopo essere riusciti nel primo mandato a creare una rete stabile intercomunale che ha portato alla nascita di un Gruppo di Azione Locale finanziato con 5 milioni di euro dalla Regione Lazio all’interno del PSR 2014-2020, l’obiettivo futuro è proseguire lungo questa strada, aumentando la cooperazione fra gli enti per uno sviluppo comprensoriale e sostenibile. Inoltre cercheremo di migliorare la visibilità e il posizionamento turistico di San Vito, che ora, può dirsi nuovamente competitivo”.

AV

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