(MeridianaNotizie) Ardea, 16 novembre 2019 – “Ardea Domani” propone un percorso partecipativo per la riqualificazione delle Aree verdi del territorio e nello specifico, il “boschetto di Nuova Florida“ .
“Un’alternativa ‘partecipata’ – dichiara Luca Vita portavoce di ‘Ardea Domani’ – per riqualificare il Boschetto di Nuova Florida. Un appello rivolto alle associazioni cittadine e all’Amministrazione comunale. Il movimento civico chiama a raccolta le realtà del quartiere ma anche i singoli cittadini che vogliono dire la loro sulla rigenerazione di uno spazio abbandonato a se stesso. Sul sito di Ardea Domani è già disponibile un form di adesione, da compilare in vista di un prossimo evento pubblico in cui iniziare ad immaginare una nuova vita per il parco cittadino“.
“Il degrado in cui versa da sempre il Boschetto di Nuova Florida è una ferita per il quartiere e per la Città – afferma Luca Vita, portavoce del movimento civico e continua – in passato abbiamo già assistito a tentativi di affidamento purtroppo mai andati in porto. Per questo siamo scettici anche nei confronti del bando pubblicato dal Comune qualche settimana fa. Intendiamoci: l’azione intrapresa dall’Amministrazione è comunque una buona notizia, soprattutto per quelle aree più circoscritte come il parco Albarelli o quello di via Reno, che hanno conosciuto in un passato anche recente una gestione efficace, grazie all’impegno assicurato dai privati o dalle associazioni del territorio”.
Proprio nelle scorse settimane il Comune di Ardea ha infatti pubblicato un bando per raccogliere manifestazioni di interesse da parte di associazioni, aziende o privati cittadini. Lo scopo è quello di affidare la gestione di cinque aree verdi (due a Nuova Florida, due a Tor San Lorenzo e una nel centro storico della Città), mediante concessione, adozione o sponsorizzazione.
“Quello che noi proponiamo – prosegue Vita – in realtà è un percorso partecipativo per la co-progettazione dello spazio verde al centro del quartiere. Il percorso funzionerà se saprà coinvolgere associazioni, realtà sociali e singoli cittadini. Se, insomma, quello spazio sarà considerato veramente un bene comune, di tutti e di ciascuno. E se ognuno vorrà spendere tempo, energie e impegno nella cura del parco, di concerto con il Comune. Noi crediamo che il ‘boschetto’ sia un’area troppo grande per poter esser gestita da una singola associazione. E anche per un privato, prendere in concessione il parco significherebbe fare investimenti piuttosto importanti, che richiedono tempo per esser pianificati e un ritorno economico rilevante“.