(MeridianaNoizie) Ardea, 9 novembre 2019 –
Dopo il nubifragio di alcuni giorni fa, il lungomare degli ardeatini si è nuovamente allagato. La notizia di presunti lavori eseguiti sul lungomare degli ardeatini – lanciata dal comitato di quartiere Rivalutiamo Marina di Ardea – che ha preceduto la bomba d’acqua, ha creato false aspettative nei cittadini del posto che in questi giorni hanno puntato il dito contro l’amministrazione comunale e la società convenzionata. Sulla questione è arrivata una nota di scuse a firma dello stesso comitato di quartiere:
«I lavori svolti riguardano solo ed esclusivamente il pompaggio automatico relativo al completamento della rete fognaria pertanto, presi dall’entusiasmo, ci scusiamo del disguido, purtroppo, dovuto ad errate informazioni ricevute».
«Ci auguriamo che il sistema di pompaggio automatico delle acque pluviali, non sia ancora entrato in funzione – aveva dichiarato Michele Di Stefano, presidente del comitato di quartiere Rivalutiamo Marina di Ardea dopo l’ondata di maltempo – complessivamente, vista la forte mole di acqua piovana, possiamo dire che dopo i lavori, l’allagamento stradale rispetto a prima, si sta lentamente dissolvendo. Tranne la strada interna di Via Bologna che necessita di essere sistemata radicalmente, eliminando gli avvallamenti formatisi negli anni dall’incuria».
«Ovviamente – commentava il presidente qualche giorno fa – ancora tanto c’è da fare per migliorare il drenaggio delle acque pluviali, ad esempio più pulizia stradale, manutenzione per la pulizia ordinaria delle caditoie su tutto il lungomare degli Ardeatini, eliminare gli avvallamenti stradali e migliorare le pendenze».
In merito alla questione, nella giornata di sabato, tramite il profilo social, il primo cittadino di Ardea ha voluto chiarire alcuni punti:
«Devo categoricamente smentire di presunti lavori eseguiti dalla società convenzionata Idrica S.p.A. – dichiara Mario Savarese – e all’esistenza di avanzati impianti tecnologici atti a monitorare lo stato di pompe e centraline di controllo. Nulla di tutto questo corrisponde a verità e me ne dispiaccio due volte. La notizia che ha preceduto di pochi giorni la bomba d’acqua che ha provocato allagamenti in quella zona, deducendo che questi siano stati mal realizzati».
«I lavori effettuati – aggiunge il Sindaco – risalgono a una progettazione del 2014. La nostra amministrazione è riuscita a riesumarli e a riprendere i lavori interrotti sul lungomare dove è stato completato l’impianto fognario per la raccolta delle acque nere. Nulla a che fare, dunque, con il trattamento delle acque meteoriche che mai in quell’area è stato previsto. L’intera progettazione delle abitazioni e delle vie Bologna e Bolzano è stata fatta male. Le strade si trovano a un livello tale da non consentire alle acque piovane di defluire verso il lungomare e l’arenile. Un problema questo che oggi richiederebbe un investimento di milioni di euro».
«Qualcosa è stato fatto in via Chieti – conclude Savarese – che presentava una situazione, particolarmente critica poiché la strada si trovava a un livello più basso sia del lungomare, sia della stessa via Bologna; poche gocce d’acqua la trasformavano in una piscina; ora via Chieti non si allaga più».






