Ardea, il sindaco risponde alla Neocliti: “Dimostra impreparazione contabile e finanziaria”

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(Meridiananotizie) Ardea, 3 gennaio 2020 – Lo avevamo annunciato ieri e al di la’ di quanti ancora (di parte?) dovessero dubitare dell’onesta intellettuale del nostro quotidiano e di chi svolge giornalmente, la propria professione con dignità, etica e morale, nel rispetto del proprio codice deontologico, ecco pronta la replica del Sindaco alle dichiarazioni rilasciate ieri dal Consigliere di Fratelli d’Italia, Raffaella Neocliti.

“Il consigliere Raffaella Neocliti – dichiara il Sindaco Mario Savarese –  prima di parlare dovrebbe fare un corso di contabilità. Potrei chiudere così il mio commento alle sue dichiarazioni apparse ieri sui quotidiani telematici”.

“Ma, per maggiore chiarezza e rispetto dei lettori e dei cittadini – continua il Sindaco – voglio replicare alla collega Neocliti con un esempio che vuole semplificare la situazione attuale economico finanziaria sulla quale lei si è espressa”.

Immagino un padre di famiglia con un lavoro autonomo che non rende abbastanza. Nel corso degli anni – continua nell’esempio Savarese – spende più di quanto guadagna: acquisti che non paga, accumula debiti; trascura di incassare fatture dai clienti; trascura per anni di tenere in ordine i conti. La conseguenza è che si accorge di avere molti debiti ma non conosce, questi a quanto ammontano. Nel contempo e’ a conoscenza che deve incassare dai clienti del denaro ma non ricorda più da chi e quanto! A questo punto si accorge che, paradossalmente, ha molti soldi ancora nel cassetto, ma che non sono i suoi, perché i debiti ammontano ad un totale assai più alto. Allora, prova a chiedere un prestito per saldare i debiti ma non ha entrate sufficienti a pagare la rata. Cosa fare a questo punto? – evidenzia il Sindaco nel suo esempio – Trovandosi in difficoltà è obbligato a dichiarare il ‘fallimento’ dell’attività,  consapevole che, con i soldi che ha in cassa, potrà riuscire a pagare solo una parte dei debiti”.

“In questo modo – conclude Savarese nel suo esempio – un giudice fallimentare gestisce la questione mentre il padre può ricominciare da capo un nuovo lavoro, cercando di guadagnare di più, di essere più accorto nelle spese e più diligente nell’incassare il frutto del lavoro”.

Con questa metafora, il Sindaco ha voluto rispondere alla Neocliti, motivando la sua scelta di dichiarare dissesto come atto dovuto lasciando intendere che, laddove il fallimento non fosse stato dichiarato da lui, lo avrebbero fatto le istituzioni preposte al suo posto per come si erano accumulati debiti non risanabili ordinariamente.

Poi, il Sindaco aggiunge un ulteriore commento sulla Corte dei Conti, chiamata in causa dalla Neocliti. “Quando ci presentammo davanti alla Corte dei Conti – afferma Savarese – per chiedere consiglio sul da farsi, stante la situazione dell’Ente (c’ero io, l’assessore e il dirigente alle finanze), il giudice ci disse: ‘Se il dissesto non lo dichiarate voi ve lo dichiaro io‘.”

“Pertanto – conclude il Sindaco – ben conoscevano la nostra situazione e ben venga, comunque, un intervento della Corte dei Conti, perché così facendo si potrà chiarire chi è realmente che ha provocato tutta questa situazione ad Ardea e magari, scoprire e sanzionare in qualche misura, chi ha indotto al lastrico questo paese. Inoltre, vorrei anche ricordare che un Consigliere di minoranza è stato condannato a pagare le spese del suo ricorso al TAR per la dichiarazione di dissesto“.

– articolo di Massimo Catalucci

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