IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE CATTOLICA FAMIGLIA E VALORI LANCIA APPELLO AFFINCHE’ STANOTTE DURANTE VEGLIA LE FAMIGLIE POSSONO RIUNIRSI IN PREGHIERA ED INVOCARE LA BENEDIZIONE COSI’ COME INDICATO CON LE FORMULE DAL SUSSIDIO DEI VESCOVI.
(MeridianaNotizie) Roma, 11 aprile 2020 – “Purtroppo per noi cattolici praticanti non poter partecipare all’Eucarestia è una grossa perdita, certamente, perché ricevere il Corpo di Cristo è davvero essenziale alla nostra fede. Ma accettiamo con grande sofferenza questa condizione che è imposta dalla situazione di emergenza sanitaria. E’ quanto afferma Nicola Di Stefano, Presidente dell’associazione cattolica Famiglia e Valori nel lanciare un appello ad usare lo strumento della preghiera ed usare le formule per l’invocazione della benedizione sul proprio nucleo famigliare, sulle persone care e sul cibo che si consumerà per la Santa Pasqua di Resurrezione. “Vorremmo, all’interno delle nostre famiglie e delle nostre convivenze, avere quella capacità di assiduità alla Parola di Dio, di poterla pregare, ascoltare. Anche in mancanza di Eucarestia possiamo vivere pienamente la fede e sentire la comunione con tutti coloro che celebrano la Pasqua all’interno della propria casa che diventa Chiesa domestica”. Ha continuato Nicola Di Stefano.
“Anche se dislocati e lontani da un Cenacolo, la Pasqua, ormai stanotte con la veglia, non perde il Suo senso e il Suo significato perché, anche se tra diverse sofferenze e sacrifici sentiamo il peso di una croce, possiamo avvertire una speranza che rinasce nel cuore di ciascuno di noi: è la scintilla della Resurrezione che illumina il nostro futuro”. Ha proseguito Nicola Di Stefano.
“Mancheranno i riti in chiesa ma alcuni gesti possono ritrovare nelle famiglie cristiane i grandi segni della liturgia: un rametto di ulivo, o il virgulto di una pianta primaverile, all’inizio del Triduo; il Crocifisso, staccato dal muro e tenuto vicino, davanti agli occhi, nel luogo dedicato alla preghiera; un cero che si accende e si riaccende, con particolare intensità nella notte del sabato santo; le Scritture, riaperte perché ritrovino voce; l’icona della Vergine, Madre della Chiesa in preghiera; l’acqua che fa memoria del Battesimo; il pane quotidiano e il vino della festa, nella memoria e nella nostalgia dell’Eucaristia”. Ha ribadito Nicola Di Stefano.
“Ce la raccomandano i Vescovi attraverso un sussidio dedicato alla preghiera in famiglia nei giorni del Triduo Pasquale. ( https://www.chiesacattolica. it/la-settimana-santa-in- famiglia-il-sussidio/) lo prevede la Chiesa stessa attraverso l’invocazione della benedizione del Signore sulla famiglia, sui figli, sulle loro necessità, sugli oggetti utili a compiere il proprio dovere a lode di Dio e a beneficio degli uomini, e sul cibo che stiamo per prendere”. Ci ha tenuto a sottolineare Nicola Di Stefano.
“Il compito di adattare il ‘vestito’ della liturgia e della preghiera della Chiesa alla ‘taglia’ della singola famiglia è una sfida che ci ricorda come sia possibile trasformare una situazione di difficoltà e disagio in una occasione di crescita”. Ha concluso Nicola Di Stefano.
Queste le formule:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Il Signore sia con voi.
“Questo è il giorno di Cristo Signore, alleluia!
“Questo è il giorno di Cristo Signore, alleluia!
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato, facciamo festa nel Signore. Alleluia!” (Antifona)
Padre nostro…
O Dio, che hai illuminato questo giorno santissimo con la gloria della risurrezione del Signore Gesù, benedici la nostra famiglia, radunata attorno a questa mensa festiva e rendici creature nuove in Cristo Gesù.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Durante la Cena:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Il Signore sia con voi.
“Il Signore è davvero risorto, alleluia!
Il Signore sia con voi.
“Il Signore è davvero risorto, alleluia!
A lui gloria e potenza nei secoli eterni, alleluia!” (Antifona)
Ave, Maria…
Signore Gesù, che hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, benedici i tuoi figli radunati per la cena e concedici di essere rinnovati nel tuo spirito per rinascere con te a vita nuova.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.