(Meridiananotizie) Roma, 5 luglio 2020 – Il Milan ha vinto perché meglio organizzato in campo e più compatto. Sabato sera, in quel dell’Olimpico nella Capitale, i rossoneri riuscivano a chiudersi bene e a ripartire in velocità. Alla lazio è mancata la profondità di un certo scugnizzo napoletano di nome Immobile che, quando non c’è si sente. Le sue scorrazzate in largo e in lungo, mettono sempre in affanno le difese avversarie. E forse, è per questo che il Ciro nazionale, sbaglia anche molto sotto rete. Ma questo è un “neo” sopportabile, visto i tanti gol che produce per la Lazio Immobile.
Mister Inzaghi sta reinventando ad ogni partita la squadra. Ormai sulla fascia sinistra, al posto del capitano Lulic che di solito la fa da padrone su quella corsia, da tempo è costretto a impiegare Jony che, con tutto rispetto, seppur bravo nel crossare dei palloni interessanti in area, non può essere ancora all’altezza del bosniaco; così come in attacco che ha dovuto ripiegare questa volta su un “solitario” Correa, spesso trovatosi a giocare la palla con le spalle alla porta. Posizione anomala per lui che predilige il campo davanti a Sé per sfruttare la sua velocità. Ma come abbiamo già detto, senza qualcuno che gli apre gli spazi e porta a spasso i difensori, anche l’argentino si è trovato spaesato, seppur qualche tentativo di supporto è stato fatto da Milinkovic e Luis Alberto.
Insomma, una partita dove la Lazio non ha brillato ma che forse avrebbe pure potuto prendere una piega diversa se non avesse incassato il primo gol su autorete e poco dopo su rigore, tra l’altro quasi parato da Strakoscha che intuisce il tiro di Ibrahimovic ma la palla gli carambola sul suo corpo e finisce in rete.
Questo non significa che si deve andare alla ricerca di alibi. La Lazio ha perso contro un Milan ben messo in campo dall’ex Mister Pioli e che ha saputo giocare sulle debolezze che in questo momento la squadra allenata da Mister Inzaghi, per ovvie assenze, sta accusando.
Ma i biancocelesti devono continuare la loro corsa, intanto per raggiungere la matematica qualificazione in Champions League e conquistato questo obiettivo, hanno l’obbligo, visto anche quanto di buono hanno fatto vedere fino a qui, di giocarsela tutta e non lasciare nulla al caso…talvolta il calcio riserva delle sorprese. Ne sa qualcosa l’Inter che oggi in casa contro il Bologna, ha rimediato due gol contro l’unico segnato dai nerazzurri.
Martedì c’è il Lecce e i biancocelesti avranno l’opportunità di riscattarsi contro una squadra il cui divario tecnico è evidente. Ciò non significa che la vittoria se la porteranno da casa i ragazzi di Mister Inzaghi che per riuscire a vincere, dovranno, comunque, mettere in campo impegno, sacrificio, umiltà e brillantezza valori, questi, che hanno accompagnato per gran parte della stagione calcistica 2019/2020, fin qui giocata, questa squadra.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
S. Inzaghi – “Una sconfitta che pesa per quanto riguarda la classifica e la nostra rincorsa, avevamo delle difficoltà oggettive e non siamo stati fortunatissimi negli episodi chiave, non siamo stati bravi a farli girare nel verso nostro. Nel primo tempo abbiamo preso gol su autorete, su un rigore, poi quando la potevamo riaprire abbiamo preso il terzo gol di Rebic.”
“Una sconfitta pesante ma non molleremo niente, cercheremo di recuperare qualche giocatore, dobbiamo guardare avanti, alla partita contro il Lecce. Sappiamo il percorso che abbiamo fatto, non abbiamo nessuna intenzione di mollare. Adesso perderemo Correa, dobbiamo cambiare qualche uomo, questi ragazzi hanno fatto quattro partite e ho potuto cambiare un giocatore solo.”
“Probabilmente con Caicedo e Immobile presenti non avrebbe giocato, sta convivendo con un problemino, ha dovuto stringere i denti come Lucas Leiva. Abbiamo tante problematiche che in questo momento non ci volevano. Mi spiace non poter avere delle rotazioni. Siamo obiettivamente in difficoltà. A fine primo tempo mi hanno detto che Milinkovic e Leiva non stavano bene… Recuperare una partita con un Milan così non era facile, se Lazzari avesse fatto il 2-1 avremmo riaperto la partita ma poi Rebic ha fatto il 3-0.”
“Nel primo tempo mancavamo di fisicità, non avevamo mai fatto una partita senza Immobile e Caicedo in questi tre anni. Giocare senza punte di riferimento è stato un problema contro una squadra fisica come il Milan.”
Pioli – “Siamo stati una squadra dall’inizio alla fine. Siamo soddisfatti, ma le prossime 8 partite saranno decisive per il nostro campionato. Contro la Juventus sarà stimolante, ma dovremo dimostrare tutte le nostre qualità e tutte le nostre capacità.Con i risultati e con le vittorie è cresciuta l’autostima. E poi sono cresciuti tutti i giocatori. Le poche vittorie contro le big? Per vari motivi quest’anno non siamo riusciti a fare punti con le squadre importanti, ma ora c’è più attenzione e determinazione. Ora non dobbiamo mollare, stiamo lavorando bene, ma è un attimo trasformare qualcosa di positivo in negativo.”
Riguardo Hakan Çalhanoglu: “Per me non è una sorpresa, anzi, è una conferma. È un giocatore fantastico che gioca ovunque perché ha tecnica e generosità. Lui deve convincersi di essere un giocatore determinante. Tutti i ragazzi stanno dando tanto, ma giocare ogni 3 giorni è difficile. Oggi Ante Rebić è stato un esempio: doveva staccare un po’, è entrato e ha segnato. Lo farò con tutti.”
Su Ibrahimovic: “Avevo già parlato chiaro con lui e sapeva di giocare 45′ minuti. È un giocatore che ci mette un po’ a ingranare, ma sta crescendo. Per lui non sarà facile giocare 90 minuti. L’importante è che stia bene e che sia entrato bene”
Il tabellino della gara
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (10° st Vavro); Lazzari, Parolo, Leiva (1° st Adekanye), Milinkovic (22° st D. Anderson), Jony (10° st Lukaku); Luis Alberto, Correa (19° st Cataldi).
A disp.: Proto, Guerrieri, Jorge Silva, Armini, Bastos, Falbo, A. Anderson.
All.: Simone Inzaghi
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Conti (27° st Calabria), Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Kessie (41° st Biglia), Bennacer; Saelemaekers, Bonaventura (26° st Krunic), Calhanoglu (38° pt Paqueta); Ibrahimovic (1° st Rebic).
A disp.: Begovic, A. Donnarumma, Gabbia, Laxalt, Brescianini, Maldini, Leao.
All.: Stefano Pioli
MARCATORI: 23′ pt Calhanoglu (M), 34′ st Ibrahimovic (M, su rig.), 14′ st Rebic (M)
NOTE: Ammoniti: Lukaku (L); Paqueta (M). Recupero: 2′ pt, 2′ pt.
– articolo di Massimo Catalucci