(MeridianaNotizie), Roma, 21 settembre 2020 – “Non abbiamo un problema Giustizia, non abbiamo un problema legato alle correnti e non abbiamo neppure la necessità di separare le carriere: con il disciplinare a carico di Luca Palamara si è trovato un capro espiatorio, un perfetto colpevole di ogni nefandezza con l’arma ancora fumante in mano – a parlare è la Senatrice di Forza Italia, Fiammetta Modena, membro della Commissione Giustizia – alla velocità della luce, calendarizzando tutto sulla base del pensionamento del magistrato Piercamillo Davigo, l’Associazione Nazionale Magistrati sceglie la parte del sepolcro imbiancato.
Non ci aspettavamo – precisa Fiammetta Modena- una autocritica severa, ma neppure la classica scopa che mette la polvere sotto il tappeto. Il Paese avrebbe bisogno e necessita di una associazione dei magistrati ricomposta e riflessiva, capace di immaginare una riforma del Csm nell’ottica del bene comune.
Abbiamo ben compreso che così non sarà – prosegue la Sen. Fiammetta Modena – i soliti attori con un nuovo vestito, interlocuzione con il Ministro e il Presidente della Commissione giustizia neo eletto alla Camera per evitare riforme scomode o, “punitive”, come vengono definite dall’Anm.
Eppure – conclude Fiammetta Modena – qualcosa non funziona tra potere esecutivo, legislativo e giudiziario, tra le procure e la politica. Impicchiamo Palamara e dimentichiamo il resto.