“Difendo e sostengo in pieno l’allarme lanciato in queste ore dalla Consulta della magistratura onoraria al Guardasigilli Alfonso Bonafede – afferma Fiammetta modena, senatrice di Forza Italia e membro della commissione giustizia di Palazzo Madama – si tratta di 5 mila professionisti abbandonati al loro destino di figli di nessuno.
Le toghe onorarie, nel loro documento, sottolineano che “non servono profluvi di parole per descrivere la nota condizione di chi amministra giustizia accanto agli omologhi ordinari, al personale amministrativo e all’Avvocatura, quotidianamente, ma senza alcuna tutela: i magistrati onorari non hanno assistenza giuslavoristica per la malattia a cui sono esposti massivamente, presenziando in udienza per interminabili giornate, con un carico in permanente crescita anche per via dei ritardi dovuti alla prima fase pandemica” ma la cosa più grave caro Ministro Buonafede è che essi “accedono inevitabilmente senza soluzione di continuita’ agli uffici giudiziari, con conseguente esposizione di rischio elevatissima”.
Essi infatti – aggiunge Fiammetta Modena – denunciano che “si presenzia in via esclusiva alle udienze di convalida degli arresti e di espulsione in materia di immigrazione, le piu’ insidiose. Si esercita in via pressocche’ esclusiva nei giudizi monocratici di primo grado, ove l’attivita’ in presenza e’ la regola.
Non si hanno spazi sufficienti negli uffici per garantire efficacemente il distanziamento sociale” e “tutto questo, senza alcuna tutela della malattia”. In tale quadro, “le denunce susseguitesi negli anni, in Italia come in Europa, per questo status indegno, sempre inascoltate dagli esponenti ministeriali – concludono i magistrati onorari nella loro istanza al Guardasigilli – c’impongono ora di rivolgerle una formale richiesta di audizione, perche’ lei ascolti dalle nostre voci la richiesta di un suo convinto intervento a favore di chi e’ quotidianamente esposto a scelte disumane”.
Consiglierei al ministro Buonafede di non sottovalutare le proteste dei magistrati onorari che sono il nerbo del sistema.Da oggi la loro protesta sarà anche la mia, conclude l’esponente forzista”.