(Meridiananotizie) Roma, 3 aprile 2021 – Minuti finali concitati di Lazio-Spezia quando i biancocelesti erano già sul 2 a 1. Un’entrata in scivolata di un giocatore ligure su Lazzari, che rimedia anche una botta nel “tackle” con l’avversario a gara, praticamente, finita. E’ il 96° quando è scoppia la rissa a bordo campo per questo intervento troppo irruento, con le due panchine che scattano in piedi, chi per calmare gli animi, chi per difendere i propri compagni. Interviene l’arbitro e ammonisce Agudelo, per l’entrata troppo irruenta su Lazzari e quest’ultimo lo espelle per fallo di reazione. Purtroppo, dopo qualche secondo anche Correa rimedierà l’espulsione per somma di cartellini gialli. La Lazio finisce in 9 una gara dove a fare la partita, sembra assurdo, è lo Spezia.
I biancocelesti, tuttavia, riescono nella ripresa a portarsi in vantaggio al 56° con una bella azione in contropiede. Lazzari s’invola sulla fascia destra e brucia sullo scatto il suo avversario. Appena entrato in area, l’esterno destro laziale raccoglie una verticalizzazione di Correa, doma la palla con il piede destro e poi, con lo stesso piede la fa passare sotto le gambe dell’estremo difensore ligure che tocca la sfera ma, può solo accompagnarla con gli occhi mentre entra in rete. E’ 1 a 0 per la Lazio.
Ma la squadra di Mister Italiano, nonostante la Lazio stesse portando maggiori offensive alla compagine ligure, è sempre ben messa in campo e cerca di riportare la gara sul pari, cosa, quest’ultima che per quanto visto in campo oggi, per onestà intellettuale, avrebbe meritato di ottenere.
Ed è così che al 73° lo Spezia riesce riesce a trovare un “eurogol” con Verde che, su un traversone dalla sinistra del fronte di attacco ligure, fa una vera e propria prodezza: una rovesciata al volo stile “icona” delle figurine panini, con la palla che s’insacca all’incrocio dei pali alla sinistra del portiere laziale Reina, che nulla ha potuto sulla gran botta precisa del suo avversario.
Oltre 7 i minuti di recupero. 5 più altri due e mezzo assegnati dall’arbitro per i fatti già suddetti della rissa cui ne ha fatto le spese Lazzari, espulso.
Tutto sommato una buona giornata per i biancocelesti che, a seguiti de pareggio odierno della Roma e del Milan, recuperano due punti a queste due squadre che la precedono in classifica.
Un elogio va fatto a Luis Alberto che sta dimostrando attaccamento alla maglia, come affermato a fine gara dal secondo di Mister Inzaghi, Mister Farris. Entrato nella ripresa (non avrebbe dovuto giocare per una brutta botta ricevuta in allenamento in settimana), si è messo a disposizione della squadra ed anche se non è risultato brillante come al solito (lui anche se gioca da fermo succede sempre qualcosa di buono per i ragazzi biancocelesti) ha dato il suo prezioso contributo.
E poi, c’è lui, Caicedo. Oramai più che una garanzia…una certezza. Entra e firma ancora una volta una vittoria importantissima. E’ l’89°, rigore assegnato alla Lazio dall’arbitro per un fallo di mano di Marchizza (molto discutibile la regola per come vengono assegnati questi rigori). Si porta sul dischetto l’ecuadoriano e con la freddezza di una “pantera“, insacca la palla alla destra dell’estremo difensore ligure, Zoet, mandando quest’ultimo dalla parte opposta. Tiro preciso e di buona tecnica.
Oggi era importante continuare a vincere, in attesa dei gol di un sempre generosissimo, come sempre, Ciro Immobile.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Farris – Al posto di Mister Inzaghi è intervenuto nel post-gara, il suo secondo Farris. “Abbiamo preparato la partita sapendo che lo Spezia ti mette pressione nei primi 65′. Siamo stati bravi ad assorbire questa pressione e sapevamo che avremmo trovato poche occasioni. L’arma vincente è stata l’umiltà: non abbiamo sottovalutato l’avversario e se non sei umile queste gare non le porti a casa. In questo momento i titolari sono altri due giocatori rispetto a Lulic e Pereira, ma ti aspetti sempre un’ottima partita da loro. Io credo che si sia mosso bene, anche se non ha la stessa continuità di Luis Alberto. E’ stato frenato forse dall’ammonizione, perché ormai sono pesantissime nell’arco del campionato. Inzaghi tende a sostituire il primo ammonito e così è toccato a lui”.
Italiano – “Sono arrabbiato per questo risultato, perché un punto per noi oggi sarebbe stato oro colato, e lo avremmo meritato, ma non abbiamo portato nulla a caso per colpa di un episodio. Abbiamo giocato bene, creato molto e concesso qualcosa, però il risultato ci condanna, a questo punto del campionato bisogna portare a casa il risultato. Il fallo da rigore contro di noi lo accetto, ma voglio che mi venga fischiato anche a me per un fallo del genere, sul mano di Acerbi il regolamento parla chiaro“.
Il Tabellino della gara
LAZIO (3-5-2) – Reina; Marusic; Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic (28° st Akpa Akpro), Leiva (32° st Cataldi), Pereira (7° st Luis Alberto), Lulic (7° st Fares); Correa, Immobile (28° Caicedo).
A disposizione: Strakosha, Alia, Musacchio, Patric, Hoedt, Parolo, Escalante, Muriqi.
All. S. Inzaghi.
SPEZIA (4-3-3) – Zoet; Ferrer, Erlic, Chabot, Bastoni (20° st Marchizza); Maggiore (20° st Agoume), Ricci, Sena (25° Agudelo); Farias (71° Verde), Piccoli (26° Nzola), Gyasi.
A disp.: Rafael, Provedel, Marchizza, Capradossi, Terzi, Ismajli, Vignali, Pobega, Acampora, Verde, Galabinov, Agudelo, Nzola.
All.: Italiano.
ARBITRO: Giua di Olbia.
MARCATORI: 56° Lazzari (L), 73° Verde (S), 89° rig. Caicedo (L),
NOTE: Espulsi: Lazzari (L) per fallo di reazione al 77°; Correa (L) per somma di ammonizioni al 77°. Ammoniti: Pereira (L); Chabot (S); Correa (L); Agudelo (S), Nzola (S)
- articolo di Massimo Catalucci