(Meridiananotizie) Ardea, 9 maggio 2021 – A quando un centro diurno per disabili adulti ad Ardea? E’ la domanda, legittima, che i cittadini rivolgono da molto tempo all’amministrazione comunale, rivendicando il, sacrosanto, diritto di usufruire di un centro destinato all’accoglienza e alla socializzazione dei loro familiari adulti che presentano delle disabilità.
“La struttura di Pomezia – si legge nel comunicato stampa del Comitato Cittadino Promotore per il Centro Diurno ad Ardea – che dovrebbe servire anche il nostro Comune, non ha posti sufficienti e noi siamo esclusi. Non ci sembra neppure il caso di chiedere rotazioni per ‘fare spazio’ agli utenti di Ardea: non sarebbe giusto e inoltre aumenterebbe i disagi. L’unica soluzione, logica e possibile, è aprire una struttura nel comune di Ardea, anche in considerazione del numero dei residenti aventi diritto, che hanno bisogno di frequentare questo tipo di struttura, anche in considerazione dell’assenza di interventi e/o progetti dedicati a questa fascia di popolazione“.
“Dopo la scuola dell’obbligo – prosegue il comunicato stampa – i ragazzi e le ragazze con disabilità escono dai percorsi di integrazione e le famiglie sono costrette a cercare questi servizi fuori comune oppure, e sono tante, rinunciano. Il risultato è una ulteriore discriminazione e una lesione della dignità che noi riteniamo non più accettabile perché la mancanza di assistenza e di socializzazione che i ‘Centri Diurni’ offrono è nei fatti la negazione di un diritto previsto dalle leggi a beneficio degli interessati e a sostegno delle famiglie. È la negazione della possibilità di accedere a spazi e opportunità di benessere psico-fisico. È l’abbandono di soggetti che, invece, dovrebbero essere al centro dell’attenzione e delle cure delle istituzioni“.
“Insieme, come famiglie e come cittadinanza – conclude il comunicato stampa – intendiamo far arrivare la nostra voce dove si decide la programmazione di questi servizi“.