(Meridiananotizie) 28 maggio 2021 – Ora c’è anche la dichiarazione di Simone Inzaghi: sarà il nuovo allenatore dell’Inter per i prossimi due anni con un ingaggio annuale intorno ai 4.000.000 di euro.
I commenti su questa vicenda si susseguono l’un l’altro e manifestano, soprattutto, delusione, seppur con motivazioni diverse tra i tifosi laziali. C’è chi è deluso dalla partenza di Inzaghi ma vede la sua scelta come una conseguenza di una crescita che la S.S. Lazio non vuole fare per cui Lotito non è disposto a spendere per mettere nelle condizioni l’allenatore della squadra di avere una rosa di giocatori di spessore; c’è chi è deluso dalla partenza dell’allenatore di origini piacentine, perché reputa quest’ultimo un traditore e doppiogiochista, in quanto dopo aver raggiunto l’accordo con la S.S. Lazio e dopo che il Presidente gli aveva rinnovato la sua fiducia apponendo la sua firma sul contratto, Inzaghi avrebbe giocato sporco e atteso che si concretizzasse l’uscita di Conte dall’Inter per stringere accordi contrattuali con i milanesi di sponda nerazzurra.
“Con grande emozione voglio informarvi che il 30 giugno si concluderà la mia meravigliosa avventura con la Lazio – queste le parole di ieri di Inzaghi rilasciate all’ANSA -. Ringrazio la società, il presidente, i giocatori e i tifosi che mi hanno accompagnato in questi splendidi 22 anni da giocatore e da allenatore. Abbiamo lottato e vinto insieme. Questi colori sono e resteranno per sempre nel mio cuore: il bianco e il celeste saranno per sempre parte della mia anima“.
Dall’altra parte la Società Sportiva Lazio risponde freddamente alla scelta del suo ex allenatore, così lo chiama senza neanche pronunciare il suo nome, stando a dimostrare, probabilmente, la forte delusione che ha destato la scelta di Inzaghi, evidentemente, per come si è concretizzata. In effetti, come dargli torto? Se analizziamo come sono andate le cose, l’ex allenatore laziale avrebbe scelto la Lazio, non perché la reputava la sua prima scelta (come lui ha più volte professato) ma solo perché non aveva ricevuto fino a ieri reali offerte dall’Inter. Infatti, Inzaghi per i nerazzurri rappresenta la terza scelta: prima di lui c’erano, Conte (dimissionario) e Allegri che ha scelto di tornare alla Juventus.
“Rispettiamo il ripensamento di un allenatore – si legge nella nota della Società laziale – e, prima, di un giocatore che per lunghi anni ha legato il suo nome alla famiglia della Lazio e ai tanti successi biancocelesti“.
“Sono rimasto deluso sul piano personale – dichiara Claudio Lotito –. Ha cambiato idea dalla sera alla mattina. Il contratto era pronto, io lo avevo firmato. Lui doveva raggiungere il segretario Calveri per sottoscriverlo a sua volta e invece non si è mai presentato. Mi ha detto che ci ha dormito sopra e a maturato questa convinzione. Siamo stati sette ore insieme, abbiamo trovato l’accordo. Ci siamo anche dati la mano. Mi ha raccontato che non aveva più stimoli, che non sarebbe stato in grado di dare la carica giusta ai giocatori. Quando una persona ti dice così, come fai a pensare di tenerlo? Certo, se me lo avesse detto la sera precedente non avrei fatto preparare l’accordo da firmare“.
Comunque, ora i giochi sono fatti e le strade si sono divise. Auguriamo a Simone Inzaghi di provare le stesse emozioni che ha provato nella Capitale e di raggiungere i traguardi che spera di raggiungere.
Chiuso il capitolo Inzaghi, il nostro interesse è ora indirizzato a seguire quali possono essere le possibili alternative per sostituire l’allenatore sulla panchina della S.S. Lazio. In pole position sembra esserci Siniša Mihajlović, con il quale la società ha già tessuto dei contatti; a seguire ci sono Walter Mazzarri e un possibile interessamento per Maurizio Sarri, cui Lotito ha sempre guardato di buon occhio.
Le prossime ore ci diranno in quale direzione si focalizzeranno le scelte della Società.
- articolo di Massimo Catalucci