(Meridiananotizie) Ardea, 5 luglio 2021 – Spesso sentiamo parlare di Ardea come territorio che non offre nulla ai giovani e poi, invece, siamo qui a raccontare la bella esperienza di Manuel Rosano.
Un ragazzo quattordicenne come tanti, residente dalla nascita nel Comune rutulo e studente presso l’Istituto Comprensivo Ardea 2, che dimostra come, non sono mai le circostanze a creare dei limiti, impedimenti alle persone, quanto la volontà o meno di queste nel volerli superare, andandosi a prendere ciò che si desidera, mentre qualcun altro ama solo lamentarsi di ciò che non funziona nella società.
E quello di Manuel, ci auguriamo possa essere preso da esempio da altri suoi coetanei che possono trovare in molte discipline, sportive, artistiche e socio culturali, interessi su cui fissare il proprio focus e costruirsi alternative valide per una soddisfazione personale e che spesso può diventare professionale.
Manuel Rosano, come abbiamo detto, è un ragazzo di Ardea che è entrato a far parte da qualche anno in qualità di atleta di Karate del gruppo sportivo giovanile delle Fiamme Oro della Polizia di Stato e quest’anno, in occasione della “Youth League”, competizione sportiva che si è svolta a Porec (Croazia) nei giorni compresi tra il 1° e il 4 luglio si è piazzato al settimo posto.
Abbiamo contattato Manuel, di rientro dalla Croazia con il Papà e la Mamma che lo hanno accompagnato in questo viaggio, per rivolgere a lui alcune battute riguardo questo sport, cosa lo ha spinto a frequentarlo, la sua esperienza sportiva e la sua “vision” per il futuro.
Catalucci – Ciao Manuel. Intanto, complimenti per il risultato ottenuto alla “Youth League”, che rappresenta la coppa del mondo nella categoria giovanile delle arti marziali, nella disciplina del Karate (stile Shotokan). Da quanti anni pratichi questa disciplina sportiva e cosa ti ha spinto a seguirla, al contrario di molti ragazzi della tua stessa età e più giovani che sono più attratti dal calcio?
Manuel – “Pratico questa disciplina da circa 9 anni mi ha spinto la passione per le arti marziali”
Catalucci – Quanto impegno, fisco, mentale e temporale, ti richiede praticare uno sport a questi livelli per arrivare pronto ad eventi come quello cui hai partecipato nei giorni scorsi a Porec (Croazia)?
Manuel – “Mi alleno tutti i giorni circa due ore al giorno sabato e domenica spesso ci sono le gare o raduni“
Catalucci – Molti tuoi coetanei rinuncerebbero ad un impegno così importante costante e continuativo, per stare di più con i propri amici. Invece tu hai scelto di dedicarti a questa disciplina sportiva con serietà e continuità. Come riesci a conciliare i tuoi impegni, scolastici, sportivi e quelli ludici con i tuoi amici?
Manuel – “Per quanto riguarda la scuola cerco di ottimizzare il tempo e quando ho un minuto libero esco con gli amici“
Catalucci – Sappiamo che il Karate è un’arte marziale che nasce come difesa personale ma sappiamo anche che, per le sue ferme regole, rappresenta anche una filosofia di vita che parte dalla consapevolezza di noi stessi per avere il giusto equilibrio psicofisico ed emotivo, non solo in relazione ad un combattimento sportivo ma anche e forse, soprattutto, nella nostra vita quotidiana. A te cosa ha insegnato, particolarmente, la pratica di questa disciplina?
Manuel – “Mi ha insegnato rispetto, disciplina e la difesa personale”
Catalucci – Immaginando che volessi sponsorizzare lo sviluppo del Karate nei giovani, cosa suggeriresti ai tuoi coetanei per far si che ne restino affascinati e ne perseguano gli importanti insegnamenti che la pratica di questa discplina offre?
Manuel – “Sicuramente e’ uno sport che ti fa girare l’Italia e il mondo e ti fa conoscere molte persone“
Catalucci – Ottenuto questo risultato nella competizione che ha visto piazzarti settimo in una gara competitiva di livello mondiale, quali sono i tuoi progetti per il futuro in questo sport?
Manuel – “Entrare come atleta delle Fiamme Oro dipendente nella Polizia di Stato“
Grazie Manuel e “in bocca al lupo” per le tue prossime competizioni sportive.
- articolo di Massimo Catalucci