(Meridiananotizie) Roma, 29 ottobre 2021 – Gara molto tattica con un pressing costante portato all’avversario, da ambo le squadre ed uno schema speculare, infatti, sia Lazio che Fiorentina, giocano con il modulo 4-3-3.
Ieri, forse un po’ a sorpresa, abbiamo visto dall’inizio Luis Alberto, favorito a Basic e Lazzari al posto di Hysaia.
Poche le azioni pericolose da una parte e dall’altra e c’è voluto il guizzo di un giocatore tecnico e rapido come Pedro per sbloccare la partita nel secondo tempo, con una bella azione corale di contropiede, orchestrata magistralmente dai ragazzi di Mister Sarri.
Ora, dopo questa vittoria con un’ottima squadra (niente a che vedere con la Fiorentina dello scorso anno, bravo il Mister Italiano a darle personalità) vediamo se qualcosa è scattato nei ragazzi biancocelesti.
Sabato 30 ottobre, la Lazio sarà già in campo alle ore 15.00 allo Stadio di Bergamo per incontrare una squadra ostica per i biancocelesti, l’Atalanta, che negli ultimi campionati sta facendo vedere un calcio di livello, tant’è che oramai staziona, costantemente, in zona Champions League,
Quello di domani sarà un nuovo banco di prova per testare, ancora una volta, lo spessore, ovvero, la maturità dei ragazzi di Mister Sarri.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Sarri – “Sulla reazione non avevo dubbi, rientra nelle nostre caratteristiche. Sono soddisfatto anche di quello che ho visto in campo. Innanzitutto del risultato, ma anche della prestazione: c’è stato grande livello di applicazione, non abbiamo concesso nulla a una squadra forte. Dentro abbiamo messo anche momenti di buona qualità tecnica”.
“Luis Alberto ha fatto gli ultimi tre allenamenti su livelli straordinari. Non avevo nessun dubbio sul suo utilizzo. Avevo il dubbio se far riposare Milinkovic. Poi considerando che la Fiorentina è una squadra di palleggio e fisicità ho scelto di schierarlo”.
“Abbiamo gli stessi punti dello scorso anno e abbiamo stravolto il modo di giocare. In mezzo abbiamo avuto due down incredibili però va considerato anche il cambiamento radicale. Gli alti e bassi sono una caratteristica di questa squadra da un anno e mezzo. Guardando i grafici dell’efficienza tecnica e fisica vengono fuori in maniera evidente. Avere 93 o 94 di efficienza tecnica è al livello degli ottavi di Champions, poi segue 87 che è successo a noi a Bologna e Verona. O questa squadra non ha la capacità di tenere alta la concentrazione dopo uno sforzo energetico importante, oppure si ha un pizzico di presunzione di essere una grande squadra. Una squadra che negli ultimi anni è andata in Champions una volta solo non può essere considerata una grande squadra.“
“Questa non è la playstation. Io do delle linee guida da seguire, poi i giocatori esprimono le loro qualità. Stasera i giocatori hanno dimostrato che con questo livello di applicazione e attenzione poi possono mettere molta qualità. Su questo non ho dubbi. Poi nel periodo di transizione ha bisogno di pensare per fare certi movimenti. Quando certi movimenti diventeranno naturali si potrà mettere ancora più qualità”
Italiano – “Questa è una delle partite in cui tutto può accadere, tranne perderle. C’è stato tanto equilibrio e tante occasioni per far gol. Poche volte riusciamo a concretizzare. Dispiace perdere perché volevamo venire qua, fare la partita e portare a casa punti”.
“Più che occasioni ci sono tante situazioni che poi non si trasformano in gol. Arriviamo e sviluppiamo bene, con la Lazio sono venuti quasi tutti a subire noi invece siamo riusciti a fare la partita. In questo momento ci accontentiamo della grande personalità e identità della squadra. Poi bisogna cercare di mettere qualcosina in più”.
“Fare questo tipo di scelte fa parte di un percorso di crescita. Bisogna prendere abitudine a giocare in certe zone di campo, se questo è il nostro unico problema penso che si possa risolvere. Però sono felice di quello che viene a fare per la seconda volta la squadra, purtroppo non condite da punti. Per me il bicchiere è mezzo pieno: andiamo via a testa alta”.
Il tabellino della gara
Lazio (4-3-3): Reina; Lazzari, Luiz Felipe (dal 76’ Patric), Acerbi, Marusic; Milinkovic-Savic (dal 79’ Basic), Cataldi (dall’84’ Leiva), Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro (dall’84 Moro).
Allenatore: Sarri.
Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Venuti (dal 71’ Odriozola), Milenkovic, Quarta, Biraghi (dall’84’Terzic); Duncan (dall’84’ Benassi), Torreira, Castrovilli (dal 57’ Bonaventura); Callejon (dal 71’ Saponara), Vlahovic, Sottil.
Allenatore: Italiano.
Marcatori: 52’ Pedro (L).
Ammoniti: Cataldi (L), Immobile (L); Duncan (F), Castrovilli (F), Biraghi (F).
Arbitro: Ayroldi.
– articolo di Massimo Catalucci