(MeridianaNotizie) Roma, 29 novembre 2021 – “Come Lega siamo andati a protestare al fianco dei lavoratori della Tim che oggi a Roma hanno effettuato un presidio sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico per difendere il proprio posto di lavoro da quella che potrebbe essere una vera e propria carneficina occupazionale. Con lo scorporo della società e la suddivisione in due distinti ‘tronconi’ sono a rischio 40mila dipendenti, di cui 12mila solo nel Lazio. L’offerta di acquisto avanzata da un noto fondo straniero, va vista con estrema prudenza e il Governo italiano deve esprimersi al più presto riguardo ai posti di lavoro in bilico, senza trincerarsi dietro a un imbarazzante silenzio. Dobbiamo evitare a tutti i costi quello che è già stato definito uno ‘spezzatino’ della più grande azienda italiana nel settore delle telecomunicazioni e puntare invece su un piano industriale che rafforzi la società e quindi, di riflesso, il nostro Paese. Valorizziamo tutti gli sforzi fatti negli anni dai lavoratori e diciamo a gran voce no a uno scorporo che colpirebbe trasversalmente tutto il comparto e in particolare le attività commerciali, di staff e amministrative. Una società come Tim, privata della rete, diventerebbe una azienda sì snella, ma allo stesso tempo molto più debole e vulnerabile, con un reale rischio di esuberi calcolato, appunto, in decine e decine di migliaia di persone. E proprio ciò va evitato con forza”. Così in una nota il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini.
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