“La previsione di un salario minimo orario non è la soluzione al problema della svalutazione dei salari e alla perdita del potere di acquisto dei lavoratori. La proposta sostenuta dal Presidente dell’INPS Pasquale Tridico rischia di danneggiare i lavoratori indebolendo la contrattazione collettiva. In tal senso, riteniamo che la strada maestra passi attraverso la valorizzazione di uno strumento centrale come il CCNL che peraltro definisce aspetti fondamentali come l’organizzazione e l’orario di lavoro, la progressione di carriera e la previdenza. Al riguardo, il ruolo svolto dai sindacati è essenziale per salvaguardare il diritto ad una retribuzione adeguata e implementare il livello di tutele. Come UGL, ribadiamo la necessità di riaprire il tavolo della contrattazione collettiva per discutere delle proposte volte a garantire un miglioramento delle condizioni dei lavoratori”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al dibattito sull’introduzione per legge del salario minimo orario.
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