“Allarma la crescita record dell’inflazione che nel mese di gennaio ha raggiunto il livello massimo da 26 anni. Secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua. Pesano, in tal senso, i costi dell’energia e l’aumento dei prezzi delle materie prime, un fenomeno preoccupante che mette a rischio la ripresa economica del Paese colpendo direttamente i consumi delle famiglie. Come UGL, ribadiamo la necessità di un ulteriore scostamento di bilancio per dare sostegno a lavoratori e imprese. Urge quindi una riforma fiscale che operi una coraggiosa riduzione delle tasse, al fine di immettere liquidità nel tessuto economico e ridare potere d’acquisto ai lavoratori. In questa fase, più che mai, occorre proseguire sulla strada delle politiche espansive per rilanciare l’occupazione e favorire la coesione sociale”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Istat sull’inflazione nel mese di gennaio.
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