“Gli effetti della crisi russo ucraina sull’economia del Paese potrebbero rivelarsi drammatici. Secondo l’Istat, l’evoluzione del conflitto e l’impatto delle sanzioni decise dai Paesi occidentali generano elevate incertezze, a partire dal caro energia che causerà una flessione del Pil pari allo 0,7%. In tale contesto, preoccupano i riflessi sul nostro sistema industriale, in particolare sulle imprese energivore come le acciaierie e il relativo impatto sull’occupazione considerato che, secondo il Presidente di Confindustria Bonomi, in assenza di interventi radicali rischiamo fino a 400 milioni di ore di cassa integrazione. Non è pensabile affrontare una tempesta perfetta di tale portata con gli strumenti e le risorse del passato. Occorre, pertanto, rivedere le strategie in materia di politica energetica, puntando alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Urge, inoltre, una revisione del Pnrr al fine di finanziare in maniera massiccia politiche attive del lavoro e progetti di formazione, unitamente a misure dirette a sostenere la ricerca e l’innovazione nella prospettiva di supportare il processo verso la transizione energetica”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Istat relativi agli effetti della crisi russo-ucraina sull’economia del Paese.
News
- La volta buona, Anna Moroni operata alla testa: “Stavo per finire in coma”
- Natale, i consigli del nutrizionista: “Pochi ‘strappi’ e così si ingrassa massimo mezzo chilo”
- Relazione Annuale 2025 Fondo Fon.Te.: patrimonio in crescita con oltre 6,5 miliardi di euro, 322mila iscritti, 48mila aziende associate
- Zoppas: “Possibile chiudere 2025 con 644 miliardi export”
- Per Natale da Cambielli 100mila euro a Fondazione Humanitas per la Ricerca
- Export, Bozzetti (Fondazione Fiera): “Fiere sono passaporto per estero”
- Pac, Confeuro: “Bene correttivi ma serve piano strutturale. Così il futuro è nero”
- Energia: Oipe, nel 2024 2,4 milioni di famiglie in povertà energetica
