Ardea è a tutela del benessere psicofisico degli studenti?

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(MeridianaNotizie) Ardea, 6 aprile 2022 –

Sono il papà di due bambini, una femminuccia e un maschietto,  il più piccolo dei quali frequenta l’ultimo anno della materna, dell’ istituto comprensivo ARDEA II in via Campo di Carne, ed è proprio per questo, perché domani altri bambini non debbano subire più umiliazioni psicofisiche, dovute ad insufficienze gestionali, e da una scarsissima preparazione al futuro, dimostrando pochissima lungimiranza,  specialmente della classe dirigente, che chiedo un aiuto alle istituzioni.

Con alcuni genitori, abbiamo già scritto diverse note, inviate poi al sindaco, ai vari assessori fino ad arrivare alla regione Lazio e al dirigente scolastico e al consiglio di istituto.

Fermolestando che la voce in capitolo, per quanto riguarda la dirigente e il consiglio di istituto, tutto, è molto denigrata da chi dovrebbe gestire la vita politica e sociale, tranne rari casi, ci stiamo chiedendo come mai, nonostante un colloquio avuto direttamente con il primo cittadino, qualche mese fa (se non ricordo male ottobre 2021), in cui ci venivano prospettati dei miglioramenti, per lo meno a breve tempo, come ad esempio la schermatura delle finestre o in alternativa l’istallazione di climatizzatori, che dovevano colmare lo scompenso dovuto alla rimozione delle tende alle finestre delle aule (per un problema di sicurezza ndr), non si è avuto nessun tipo di intervento, ne di questo caso specifico ne degli altri discussi, e che quindi anche quest’anno, se non si procederà in maniera decisa e celere, le classi soggette all’ eccessivo calore e per cui alcune maestre ne cominciano ad avere preoccupazione, avranno i soliti disagi annuali.

Il territorio in cui viviamo, ha per sua natura storica e quindi culturale, un forte potenziale per rendere vivibile il suo contesto in tutti gli ambiti civili e culturali, una città che potrebbe essere in linea ed adeguata alle aspettative e ai diritti di chi ne ha più diritto……I BAMBINI, ma per far ciò c’è bisogno che l’ente locale abbia la voglia e la capacità di concepire una città a misura di bambino perché solo così possiamo costruire un futuro diverso, migliore.

È naturale quindi che bisogna partire dal luogo più adatto a ciò, la scuola, nel luogo cioè in cui si dovrebbe formare la persona del domani.

È per questo che non possiamo accettare che a tutt’ oggi, nonostante le varie amministrazioni comunali che si sono succedute, i problemi rimangono e non sono stati affrontati, anzi vengono sempre relegati nella parte più profonda delle coscienze.

Non possiamo accettare che tra qualche giorno il calore nelle aule sia cosi pesante da mettere a rischio la salute dei nostri/vostri bambini e che quindi gli stessi vedano, quello che dovrebbe essere il tempio della loro crescita, come un luogo ostile, in cui anche i servizi base, come la carta igienica deve essere fornita dai genitori. 

A questi problemi, si aggiunge la mala gestione della mensa scolastica, affidata alla SERENISSIMA, non solo strutturalmente ed organizzativamente parlando, ma soprattutto per la qualità dei cibi serviti che ci lasciano perplessi, anche qui ho avuto modo di inviare una nota per specificare quanto la qualità del cibo sia fondamentale per la crescita che per una cultura del cibo.

Abbiamo bisogno di un comitato dei genitori e di cittadini, che affianchi il consiglio di istituto, non come istituzione ma di supporto, perché si……… l’unione fa la forza e allora uniamoci.

Vogliamo una scuola colorata……..e allora coloriamola, usiamo se necessario anche la cittadinanza attiva, per poter trasformare e rendere promettente il loro futuro.

Rolando Roberti

 

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