“Allarmano i dati della Banca Mondiale che ha tagliato le stime di crescita globali. Nel 2022 il pil crescerà del 3,2%, meno del 4,1% inizialmente previsto, a causa del conflitto in Ucraina. Il blocco dell’export verso la Russia rischia di mettere in ginocchio una parte significativa di quel tessuto economico del Paese composto da piccole e medie imprese che hanno già subito ingenti perdite a causa della pandemia. Come UGL, pertanto, ribadiamo l’importanza di un nuovo Recovery Fund a livello europeo che eroghi liquidità alle imprese e metta al riparo famiglie e lavoratori dalla preoccupante impennata dei prezzi delle materie prime e dalla spinta inflazionistica. Al contempo, chiediamo al Governo di varare un decreto ‘Ristori bis’ per supportare i comparti in maggiore difficoltà, anche al fine di fronteggiare potenziali ripercussioni sul turismo in vista della stagione estiva. Auspichiamo, in tal senso, la convocazione di un tavolo fra Governo e parti sociali per discutere di misure senza precedenti e investimenti a medio e lungo termine, indispensabili per affrontare l’attuale congiuntura economica e rilanciare il Paese”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ad un nuovo decreto ‘Ristori bis’.
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