L’Associazione Sempre Persona riceve il Premio Chiara Lubich

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L’Associazione Sempre Persona riceve il Premio Chiara Lubich

Per il Fondatore Alfonso di Nicola “il nostro obiettivo è costruire ponti di fraternità”

(Meridiana Notizie) Roma, 4 aprile 2022 – Si è conclusa la dodicesima edizione del “Premio Chiara Lubich. Manfredonia città per la fratellanza universale” organizzata dall’associazione “Mondo Nuovo” presso il Centro Mariapoli di Castelgandolfo. Fra i premiati Padre Ibrahim e le Suore polacche di Betlemme, Don Peppino Gambardella e la Parrocchia San Felice di Pomigliano d’Arco e numerose realtà diffuse in tutto il mondo come la Fazenda da Esperanca del Brasile e di Lamezia terme, la Cittadella “Mariapoli Victoria” in Costa d’Avorio, l’Associazione Africana “Casa Sankara-Ghetto-Out” e i Giovani per un Mondo Unito di Mumbai.

Presente anche l’Associazione Sempre Persona premiata dalla Presidente del Movimento dei Focolari Margaret Karram per le iniziative rivolte alle famiglie degli ex detenuti. Una rete di solidarietà che sta coinvolgendo sempre più giovani e adulti nel servizio di volontariato. Ne parliamo con il fondatore Alfonso di Nicola.

Come nasce l’Associazione Sempre Persona?

 Sempre Persona è nata 25 anni fa quando un amico giudice mi confidò di voler fare qualcosa per le persone che a volte si trovava a dover condannare e mandare in carcere. Non potendo intervenire direttamente mi diede alcuni nominativi chiedendomi di incontrarle e star loro vicino. Entrai in un’associazione di volontari nelle carceri chiamata ‘Vic’ e nel giro di 6 mesi ottenni il permesso per entrare nella Casa Circondariale di Rebibbia. Successivamente andai a trovare le famiglie dei detenuti che vivevano alla periferia della città e dato che non ce la facevo da solo, molti si sono offerti di aiutarmi. Anche se oggi il numero si è un po’ ridotto a causa delle restrizioni legate al Covid, siamo arrivati a portare aiuti a più di 200 famiglie in difficoltà fra Roma e Lazio.”

In cosa consistono le attività e qual è lo scopo dell’Associazione?

“Grazie alle offerte e alla cooperazione con alcune catene di supermercati prepariamo delle buste della spesa da portare alle famiglie che andiamo a trovare instaurando con loro un rapporto di amicizia. Si tratta di un servizio svolto al di fuori del carcere molto importante e apprezzato dai direttori degli istituti penitenziari sia perché facilita la collaborazione con le famiglie, sia perchè favorisce l’accompagnamento all’uscita del detenuto stesso. Negli anni abbiamo constatato che mentre esistono diverse realtà che operano all’interno del carcere, era necessario rispondere all’esigenza di una maggiore presenza sul territorio. Oltre a dare un aiuto materiale il nostro obiettivo è soprattutto quello di incontrare queste persone per costruire ponti di fraternità.”

A questo proposito, qual è il valore del Premio Chiara Lubich?

“Chiara Lubich teneva moltissimo all’unità fra le persone, i popoli e le nazioni. Ricevere questo premio significa mostrare che l’enciclica di Papa Francesco ‘Fratelli tutti’ non è un’utopia ma una realtà. Quando andiamo nei vari quartieri di Roma cerchiamo di essere vicini alle famiglie facendo quello che si può. La fraternità si costruisce volendo bene, non c’è altro sistema. E’ in questo modo che scopri di essere fratello. Da quando ho iniziato questa esperienza la mia vita è cambiata, sento di avere una pienezza che auguro a tanta gente.”

(A cura di Raffaele Natalucci)

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