“Prendendo spunto dagli episodi misogini e discriminatori accaduti ieri nel corso della puntata del Maurizio Costanzo Show, ho presentato un’interrogazione parlamentare perché credo sia arrivato il momento di cambiare approccio nei confronti di chi, ancora oggi, utilizza il mezzo televisivo senza preoccuparsi di chi c’è dall’altra parte dello schermo” ha dichiarato la Senatrice di Azione Barbara Masini componente della Commissione Diritti Umani a Palazzo Madama.
”Non si tratta di politicamente corretto o di voler inibire la libertà di espressione, si tratta di dare nuovamente alla televisione e ai nuovi media, quel ruolo formativo ed educativo che hanno ricoperto per lungo tempo ma che ormai hanno completamente smarrito. La televisione Italiana è anni luce lontana dal recepimento delle direttive europee e internazionali sulla parità di genere, contro le discriminazioni e il linguaggio d’odio, e questo è, senza dubbio, uno dei motivi per cui il nostro Paese è negli ultimi posti per ciò che riguarda l’educazione sentimentale. Da anni facciamo campagne di sensibilizzazione nelle scuole per limitare questi fenomeni, per educare i nostri ragazzi all’uguaglianza e al rispetto e poi vediamo tutto vanificato con dei siparietti televisivi in cui le donne vengono oggettivate e spersonalizzate e i gay derisi come nella più becere delle commedie comiche anni ’80. Non possiamo più nasconderci – ha concluso la Masini – dietro il velo della libertà a tutti i costi, perché questo tipo di libertà, che ledono la dignità altrui, non liberano ma ingabbiano e condannano ad una estrema pochezza culturale. Questa settimana sono stati diversi gli episodi che hanno fatto discutere: le molestie alla festa degli alpini, il discorso poco felice di Elisabetta Franchi sulle donne madri e lavoratrici e ora questo, è evidente quindi che la situazione è purtroppo molto più ampia e complessa e merita una riflessione seria e un intervento rapido”.