di Debora Felici
Sono aperte le iscrizioni per il “Censimento del cervo al bramito”,che si terrà dal 22 al 24 settembre nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. L’evento, un esperimento di gestione faunistica partecipata, è aperto a tutti gli appassionati che vorranno dare il proprio contributo, affiancando per tre notti gli esperti nelle operazioni di censimento dei maschi di cervo. Durante le serate sarà realizzato anche il monitoraggio del lupo attraverso la tecnica del wolf-howling, in uso dagli anni ‘70 in Canada in alcuni Parchi Nazionali e che consiste nell’emissione di ululati preregistrati, volta a indurre risposte vocali da parte dei lupi.
Il Parco nazionale delle Foreste casentinesi è un tratto dell’appennino tosco-romagnolo che offre numerosi luoghi di interesse naturalistico, storico e spirituale. Tra questi, la cascata dell’Acquacheta, descritta da Dante nel XVI canto dell’Inferno. Il lago di Ridracoli, con la forma stretta e lunga simile ad un fiordo, visitabile a bordo del battello elettrico “Caronte”, che trasporta escursionisti e biciclette fino alla zattera del Comignolo per la maestosa Foresta della Lama. Il Lago degli Idoli, nella località di Ciliegeta, a 1.380 mt di altitudine, il più importante sito archeologico casentinese, dove si trova una delle più cospicue testimonianze del culto del mondo etrusco. Badia Prataglia, il più grande centro abitato del Parco, con la sua Abbazia.
L’Eremo di Camaldoli, fondato nel 1012 da San Romualdo,monaco benedettino, celebre luogo di ritiro e meditazione grazie anche ai folti boschi che lo circondano dei quali i monaci, secondo la regola consacrata negli antichi Codici Camaldolesi, sono devoticustodi. Il famosissimo Santuario della Verna, costruito da S. Francesco come luogo di eremitaggio nel terreno donatogli nel maggio del 1213 dal conte Orlando Cattani di Chiusi in Casentino, divenuto uno dei luoghi più mistici dell’Occidente.
Nelle Foreste casentinesi si trova anche il Rifugio del Lupo, uno dei luoghi protagonisti delle storie de ”L’Italia che cambia”, il movimento nato per dare voce e visibilità a “un’altra Italia … un Paese fatto di imprenditori e imprenditrici che mettono al centro la sostenibilità umana e ambientale, di giovani che scelgono con gioia di tornare alla terra o di realizzare progetti di integrazione, di sindaci e sindache virtuosi che realizzano politiche straordinarie su rifiuti, energia e mobilità.”
Il proprietario del Rifugio del Lupo è Mauro Armici, un ex carrozziere che ha lasciato Bergamo per abitare nella foresta,attuando quella che definisce la sua “rivoluzione della terra”: rendere la propria relazione con la natura un vero e proprio stile di vita, scegliendo di essere il più autosufficiente possibile, di non sprecare e di riciclare tutto ciò che normalmente le persone gettano via. Il Rifugio è una piccola fattoria di alta montagna, situata a oltre 1.000 mt s.l.m., organizzata per dare ospitalità ai turisti in modo ecosostenibile.
Nell’aprile del 2021, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è stato inserito nella Green List della IUCN –l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, il primo standard globale per la valutazione delle Aree Protette. Il riconoscimento è una certificazione attribuita alle aree protette che risultano le migliori in termini di conservazione naturalistica e gestione sostenibile. Le certificazioni di qualità della Green List IUCN per le aree protette erano 59 a fine 2021, in tutto il mondo. In Italia sono tre i parchi nazionali certificati “Green List”: il Gran Paradiso, L’Arcipelago Toscano e le Foreste Casentinesi.