di Debora Felici
Il rischio di incappare in stereotipi di genere si nasconde quasi ovunque, persino nelle chatbot! E già, perché è stato notato che le chatbox, cioè i programmi informatici capace di interagire vocalmente con gli utenti, usati dalle aziende per dare assistenza ai clienti, prevedono prevalentemente avatar – assistenti femminili anziché maschili.
E questo, secondo i ricercatori dell’Institute of Information Systems and Marketing (IISM), rischia di incoraggiare la diffusione di stereotipi sulle donne, viste come accondiscendenti, remissive. Per ovviare al problema, Fondazione Mondo Digitale, Microsoft Italia e Italgas hanno lanciato una challenge, cioè una sfida per combattere gli stereotipi e progettare chatbot libere da bias. La sfida si chiama “ChangeBOT” ed è un Creathon(hackaton creativo) rivolto a studentesse universitarie che possono inviare la propria candidatura entro il 15 settembre. I posti disponibili sono 25, non sono richieste competenze tecniche specifiche e in palio per le vincitrici c’è uno stage formativo presso Italgas. Maggiori informazioni e il form per la partecipazione si trovano sul sito di Fondazione Mondo Digitale.
Fondazione Mondo Digitale è un’organizzazione non profit orientata alla conoscenza, nata come Consorzio Gioventù Digitale nel 2001, la cui mission, ideata dal suo direttore scientifico, il professore Alfonso Molina, è quella di lavorare a una “società democratica della conoscenza”. La Fondazione è impegnata nella diffusione della cultura dell’innovazione e delle tecnologie digitali, considerate acceleratori sociali per la creazione di un ecosistema innovativo, in grado di generare valore per l’intera comunità. La Fondazione è stata presieduta dal 2001 fino al 2011 dal famoso linguista, accademico, scrittore e ministro dell’istruzione Tullio De Mauro, che così scrive nella prefazione al libro “Educazione per la vita e inclusione digitale” di Alfonso Molina e Maria Mannino: “Una scuola innovativa è una scuola che garantisce per tutta la vita la possibilità di attingere al tesoro educativo, che fa imparare a imparare sempre e dappertutto. Le ITC, le tecnologie informatiche e della comunicazione, sono un complesso di strumenti prezioso per sviluppare una scuola siffatta, che crei nelle persone un abito permanente all’apprendimento per tutta la vita”.
Molte le attività della Fondazione, attualmente presieduta da Renato Brunetti, il fondatore di Unidata. Nel sito dell’ente troviamo notizia di oltre 200 progetti tra conclusi e in corso, finalizzati all’inclusione e all’innovazione sociale, a fronteggiare gli abbandoni scolastici, la disoccupazione giovanile, ecc. A disposizione di tutti gli utenti che desiderano “allenarsi” con l’uso delle tecnologie c’è FMD Academy, la palestra digitale che offre corsi di formazione e altre attività basate sul Modello di Educazione per la Vita, la filosofia teorizzata da Alfonso Molina che guida l’azione della Fondazione, integrando l’apprendimento delle conoscenze disciplinari con le competenze digitali e le competenze per la vita (life skills).
Tra i progetti di Mondo Digitale c’è anche “#SMART&HEARTROME: La sfida dell’uguaglianza tra centro e periferia”, con cui la Fondazione e Roma Capitale mettono a disposizione dei cittadini capitolini sette Palestre dell’Innovazione, allestite con laboratori di fabbricazione digitale, coding, robotica ecc., dove gli studenti si allenano alle professioni del futuro e i docenti imparano a utilizzare i nuovi linguaggi e strumenti digitali per innovare la loro didattica. Le prime tre palestre, realizzate a Casal Monastero, Lido di Ostia e Tor Bella Monaca si ispirano al modello della Città Educativa al Quadraro, sede della Fondazione.

