“L’impatto economico di uno schock esterno come il conflitto in Ucraina si sta progressivamente estendendo dal gas e materie prime ai prodotti agricoli e alimentari innescando una spirale inflattiva devastante. Siamo in presenza di un’inflazione da offerta, ovvero i prezzi salgono perché c’è un’interruzione nella catena di approvvigionamento. In tale contesto, una politica monetaria restrittiva e intransigente, focalizzata soltanto sul contenimento costo del denaro, rischia di affossare ulteriormente la domanda ripercuotendosi in maniera drammatica sui consumi. E’ fondamentale che le banche centrali adempiano pienamente al duplice mandato perseguendo anche l’obiettivo della piena occupazione. Al contempo, è necessario che il Governo metta in campo politiche economiche fondate su misure espansive al fine di rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori e stimolare la crescita. Occorre agire adesso per evitare che i costi della crisi energetica ricadano interamente su famiglie e imprese”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla necessità di politiche monetarie a sostegno della piena occupazione.
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