Ecomuseo Lazio Virgiliano. Presentazione della guida alla conoscenza del paesaggio: passato, presente e futuro
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Ardea, 17 ottobre 2022 – Si è svolta sabato 15 ottobre, alle ore 17:00 (clicca qui per il video reportage), presso il museo Manzù ad Ardea, una delle tante conferenze culturali previste nel progetto di conoscenza del paesaggio messo in atto dall’Ecomuseo Lazio Virgiliano.
“E’ stato un atto dovuto – afferma il Prof. Giosuè Auletta – presentare all’interno del Museo Manzù, sito prestigioso per la città di Ardea, il progetto di conoscenza del paesaggio che stiamo divulgando nei tanti comuni intorno a Roma e Latina che sono parte integrante di un percorso storico, culturale, artistico e paesaggistico dell’Ecomuseo Lazio Virgiliano.
L’ecomuseo ha la caratteristica di non essere circoscritto, come solitamente accade per tutti gli altri musei al mondo, da mura e recinzioni ma è un vero e proprio museo a cielo aperto. Il principio che è alla base del progetto dell’ecomuseo, è quello di non sottrarre ai territori i beni culturali nei luoghi dove sono stati creati ma tende a valorizzarli nel paesaggio dove sono sorti, portandoli alla luce e alla conoscenza dei cittadini.
E in ragione dell’Ecomuseo Lazio virgiliano, colui che ha ispirato il Prof. Giosuè Auletta nel realizzare un progetto volto alla conoscenza del patrimonio culturale che un paesaggio (territorio) conserva, è stato proprio il grande artista vissuto ad Ardea, Giacomo Manzù.
Nel corso della conferenza, tenuta come sempre magistralmente dal Prof. Auletta, quest’ultimo ha voluto ricordare un aneddoto dei tanti momenti trascorsi a dialogare con il Maestro Manzù, in particolare ha voluto rammentare gli attimi in cui nacque l’idea di realizzare un Ecomuseo.
“Stavamo passeggiando insieme, io e il Maestro – ricorda il Prof. Auletta – quando tra una parola e l’altra, lui si soffermò, richiamò la mia attenzione con una pausa e mi disse: ‘non senti? non vedi?’ In un primo momento rimasi spiazzato da quelle sue parole, mi guardai intorno e risposi: ‘Maestro ma cosa c’è da sentire e da vedere?’ Alle mie parole, lui mi guardò e mi disse: ‘ma come, non senti, non vedi il paesaggio?’ A questo punto – continua il Prof. Auletta – mi si illuminò un mondo!!! Capii il messaggio del grande Maestro. Grazie alla sua capacità di astrazione della realtà, che solo i grandi artisti posseggono, mi disse di osservare e di ascoltare, quindi di porre attenzione, a tutto ciò che esiste intorno a noi e che per la nostra inclinazione a dare tutto per scontato, non riusciamo a cogliere. Con le sue poche parole poste, amorevolmente, tra due pause, mi indicò la strada per realizzare il progetto che oggi stiamo presentando in questo che è stato per tanti anni nella sua vita, laboratorio d’arte ed oggi divenuto Museo in ricordo del grande artista di caratura internazionale che da’ lustro alla città di Ardea in tutto il mondo, grazie alle opere che il Maestro ci ha lasciato e che sono patrimonio culturale dell’umanità“.
Come abbiamo più volte indicato nelle pagine di questo nostro giornale, Ardea, come si evince dall’evento qui descritto e da tanti altri fatti che abbiamo spesso raccontato, è popolata da persone che hanno a cuore il territorio in cui vivono e per questo, si prodigano ogni giorno per renderlo sempre migliore e per esaltarne le tante risorse umane, culturali, storico, artistiche e paesaggistiche che i confini del Comune di Ardea conserva.
Sono intervenuti alla conferenza, il Direttore del Museo che è gestito dal Ministero dei Beni Culturali, la Dott.ssa Maria Sole Cardulli che ha voluto esaltare il progetto dell’Ecomuseo Lazio Virgiliano e ringraziare gli organizzatori per aver scelto di presentare la loro guida paesaggistica, all’interno del Museo dedicato a Giacomo Manzù, per cui si è sentita onorata di ospitare e presiedere tale evento.
Presente alla cerimonia anche il Sindaco di Ardea, Cremonini, che ha sottolineato l’importanza di creare una rete di attività tra associazioni locali e non, enti privati, liberi cittadini e pro loco, al fine di realizzare sempre più eventi socio-culturali di spessore, che possono dare lustro al Comune Rutulo.
Una nota di tristezza purtroppo, non possiamo non sottolinearla ed è quella di aver preso atto delle condizioni disastrate in cui è stata lasciata quella che ha rappresentato per tanti anni la tomba del Maestro Giacomo Manzù, all’interno del parco che incornicia il museo a lui dedicato, prima che venisse spostato nella proprietà di famiglia, a poche centinaia di metri da Ardea, nel Comune di Aprilia e adagiato accanto alle spoglie della moglie Inge. Ci auguriamo che il Ministero, che si occupa della gestione e manutenzione del Museo Manzù, voglia onorare la sua memoria, sistemando, almeno con una lapide, il luogo dove è stato sepolto per molti anni il grande Maestro, con una giusta dedica a lui sovra impressa, congiunta, da parte dei Comuni di Ardea e di Aprilia, luoghi in cui Giacomo Manzù ha vissuto e prodotto opere d’arte di grande spessore. Questo è il minimo del riconoscimento che si deve ad un grande artista che ha scelto di vivere e lavorare nei territori rutuli e a cui ha lasciato un grande patrimonio artistico-culturale.
VIDEO REPORTAGE
Videro Reportage – Evento Museo Manzù: “Lo sguardo della dea” – 15/10/2022
LE VIDEO INTERVISTE
Videointervista al Sindaco di Ardea Fabrizio Cremonini
Videointervista alla Dott.ssa Maria Sole Cardulli – Dir. Museo Manzù