di Debora Felici
Halloween, questa serata un po’ horror, tra zucche illuminate, mostri e fantasmi è ormai entrata a far parte anche del costume italiano. All Hallow’s Eve in lingua anglosassone, si festeggia il 31 di ottobre, prima delle solennità cattoliche dedicate, rispettivamente il 1 e il 2 novembre, al culto dei santi e dei morti.
Secondo alcuni studi, la festa nasce dalle tradizioni pre-cristiane dell’Europa celtica, in particolare quelle delle Isole Britanniche, dove il 31 ottobre si concludeva l’estate e per tutta la notte le anime dei morti tornavano sulla terra, accompagnandosi a streghe, demoni e fantasmi. E’ stato anche ipotizzato che la ricorrenza di Halloween sia collegata alla festa celtica di Samhain, una specie di capodanno che separava il periodo estivo da quello invernale. La festa di Samhain durava un’intera settimana durante la quale, secondo le credenze dell’epoca, il mondo terreno e quello dell’aldilà potevano incontrarsi. Studi più recenti collegano la festa di Halloween al culto cristiano dei morti, secondo la tradizione della Chiesa primitiva che prevede delle veglie per la notte antecedente le principali solennità, come per il Natale e la Pasqua. Nel VII secolo la Chiesa cattolica era già diffusa in gran parte d’Europa, e i Celti erano stati già convertiti da tempo. Secondo gli studiosi attorno l’800, diversi anni dopo la morte di Gregorio III, le chiese dell’Irlanda e della Northumbria tenevano già una festa per la commemorazione di tutti i santi il 1º novembre. Sarebbe stato però papa Gregorio III a fissareufficialmente tale data per la celebrazione dei morti, in particolare dei martiri. Nel corso del XIX secolo la festività è stata introdottadagli immigrati scozzesi e dai cattolici irlandesi negli Stati Uniti d’America, dove ha avuto grande diffusione.
Nei festeggiamenti di Halloween è consuetudine indossare travestimenti e maschere, così come intagliare e illuminare grandi zucche, che dovrebbero spaventare gli spiriti maligni. Le zucche, chiamate jack-o’-lantern, secondo una popolare leggenda folcloristica, rappresenterebbero le anime di coloro che vagano senza pace in memoria di un tale di nome Jack, che riuscì a ingannare il diavolo ma per questo perse, alla fine della vita, sia l’accesso al Paradiso che all’Inferno. Anche la tradizione del “dolcetto o scherzetto” di Halloween deriverebbe dalla leggenda di Jack che, da spettro girava per le case del paese minacciando gli abitanti se non gli avessero dato da mangiare. Di qui deriverebbe l’uso, assai diffuso negli Stati Uniti, di far girare i bambini mascherati per i quartieri a chiedere per le case “trick or treat?”,appunto “dolcetto o scherzetto”.
Quale che sia la vera origine della festa di Halloween, ormai è una ricorrenza molto amata anche in Italia, specialmente dai più piccoli. E allora, via libera a fantasmini, streghette, piccoli zombie in giro per le strade in cerca di leccornie. Ma anche in giro per imusei e luoghi di cultura: sul sito del Ministero della Culturapossiamo trovare gli eventi e le visite speciali organizzate per la serata del 31 ottobre, come la caccia al tesoro tra mostri e scheletri organizzata dal museo archeologico di Taranto, oppure per i più grandi, la Ghost Adventure Night alla Fortezza Firmafede di Sarzana (La Spezia). Con ironia e umorismo, come recita un motto assai diffuso sul web: “non c’è bisogno di aspettare Halloween per vedere zucche vuote in giro!”