“Come Sindacato UGL abbiamo più volte evidenziato diverse criticità in merito alle strategie di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro messe in campo a livello nazionale o locale. Nello specifico rilevo l’esclusione delle rappresentanze datoriali e sindacali all’interno di organi come il Comitato per l’indirizzo, la valutazione e il coordinamento delle attività di vigilanza e il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP). Con riferimento al Piano Nazionale e Regionale di Prevenzione, teoricamente impeccabile e di grande spessore, nella pratica, occorre far presente che essi rappresentano delle eccellenti dichiarazioni di intenti ma con riscontri irrilevanti e impercettibili nella realtà quotidiana del mondo del lavoro. Emerge, al contempo, una preoccupante e progressiva riduzione degli organi ispettivi deputati alla vigilanza e ai controlli. L’analisi di tendenza, utilizzando i dati che l’INAIL ci fornisce in merito ai primi undici mesi del 2022, fa registrare, rispetto all’analogo periodo del 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio, un calo di quelle mortali per il notevole minor peso delle morti da contagio COVID-19, e una crescita delle malattie professionali. Sono 1.006 gli infortuni mortali, ovvero 3,01 infortuni mortali al giorno. Numeri allarmanti che impongono una decisa inversione di rotta. È fondamentale, pertanto, potenziare il coordinamento delle Banche Dati (INPS, INAIL, ISTAT, Ministero del Lavoro, Ministero della Salute), costituire un’Agenzia Nazionale unica preposta alla Vigilanza, Controllo, e alle attività Ispettive. Bisognerà poi investire di più in corsi di Informazione, Formazione e Addestramento sulla Prevenzione, Igiene, Salute e Sicurezza. Infine c’è il tema dell’alternanza scuola lavoro che espone al rischio i nostri ragazzi nelle attività aziendali e sul quale vanno previsti interventi specifici che rendano anche questa attività sicura.
Come UGL promuoviamo la manifestazione ‘Lavorare per vivere’ con il fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul tragico fenomeno delle cosiddette morti bianche”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, presente all’incontro con Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali sul tema della sicurezza sul lavoro. Hanno preso parte al tavolo anche i Dirigenti Confederali UGL Antonio Ratini e Fiovo Bitti.
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