“La realizzazione del Ponte sullo Stretto rappresenta una svolta nella politica infrastrutturale del nostro Paese. Finalmente si torna a realizzare una grandissima opera pubblica in Italia, Nazione famosa in tutto il mondo per le proprie capacità ingegneristiche e industriali. Con il via libera del Senato la realizzazione del Ponte sullo Stretto è legge, dopo quasi vent’anni di discussioni. Questa grande opera pubblica va nella direzione giusta: investire sul futuro dell’Italia, creare occupazione, mettere le imprese nella condizione di competere. Gli operatori del trasporto e della logistica sanno bene quanto sia fondamentale un’infrastruttura del genere per i collegamenti con la Sicilia. L’auspicio è che il governo non si fermi qui e vada avanti con altre opere fondamentali per la crescita economica dell’Italia, come l’alta velocità, lo sviluppo degli hub logistico-portuali e aeroportuali, la realizzazione di nuove strade e autostrade, lo sblocco delle opere commissariate e la realizzazione di quelle immediatamente cantierizzabili. Non esiste crescita senza infrastrutture e senza trasporti. Sbloccare i cantieri però non basta. Occorre sburocratizzare il Paese, rendere più snelle le procedure senza abbassare la guardia sul tema della legalità, abbassare le tasse e il costo del lavoro, varare un pacchetto di norme che consentano alle aziende di recuperare liquidità e competitività. L’Italia deve pensare in grande e guardare al futuro, Feoli è pronta a confrontarsi con il governo”.
Lo dichiara in una nota Enrico Folgori, presidente di Feoli (Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata) e responsabile Strategia e Sviluppo di Sic Europe, azienda leader nel settore dei trasporti, della logistica e del facility management.
