Il leader si Forza Italia, Silvio Berlusconi, era ricoverato dal 9 giugno scorso al San Raffaele a seguito dell’aggravarsi delle sue condizioni cliniche
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Milano, 12 giugno 2023 – Silvio Berlusconi è morto al San Raffaele nel milanese dove era stato ricoverato lo scorso 9 giugno a seguito dell’aggravarsi delle sue condizioni cliniche.
Il “Cavaliere” aveva 86 anni e stava combattendo da due anni contro una leucemia mielomonocitica cronica.
Oggi saranno in tanti a mostrare il proprio cordoglio ai familiari del grande imprenditore, che si è fatto apprezzare prima nel settore dell’edilizia e successivamente, nel campo dell’editoria e tra loro, come succede in questi casi, ci sarà anche chi in tanti anni lo ha denigrato, perseguitato, condannato mediaticamente, attaccato con ogni mezzo.
Ci sarà anche da registrare chi, purtroppo, invece di tacere e avere rispetto per la persona deceduta e per i suoi familiari, scriverà le solite cattiverie nel web nelle piattaforme social, dando sfogo alla loro pochezza che li pervade.
A tutto ciò, Silvio Berlusconi continuerà a risponderà con quello che lui è stato capace di realizzare nella sua vita e non solo in Italia, sia da un punto di vista imprenditoriale che politico. E a lui va riconosciuta la sua capacità di aver saputo far fronte a tutti gli attacchi ricevuti nei decenni passati, da chi lo avrebbe voluto finito già dai suoi primi passi nell’imprenditoria edilizia. La sua “resilienza” alle avversità, gli ha sempre permesso di affrontare i “problemi” come “opportunità” per trovare soluzioni. Come nel settore edilizio, appunto, dove ha iniziato il suo “impero” economico finanziario e dove ha dato dimostrazione che è possibile creare dei quartieri residenziali che tenessero conto di un’alta qualità di vita delle persone che vi risiedono e non solo dei quartieri residenziali da considerare come dormitori. Il suo primo progetto importante in questo settore fu costruito tra il 1970 e il 1979 e prese il nome di “Milano 2” nel Comune di Segrate nella provincia del Capoluogo lombardo.
“Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente – ha dichiarato Giorgia Meloni in un video messaggio appresa la notizia del suo decesso – Era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono state esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d’Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione e dell’impresa“.
“Con lui – ha aggiunto il Premier – l‘Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti. Ha imparato che non doveva mai darsi per vinta. Con lui noi abbiamo combattuto, vinto, perso molte battaglie. E anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che, insieme, ci eravamo dati. Addio Silvio“
Oggi è scomparso un “visionario”, un “folle” e come tale, un “grande”, proprio come tanti altri personaggi che grazie alle loro visionarie idee e le loro follie, hanno segnato la storia dell’umanità con grandi progetti e scoperte.

A Dio, Silvio Berlusconi.